
Fitch ha motivato il downgrade con le aspettative di “un deterioramento fiscale nel corso dei prossimi tre anni”, la crescita in generale del peso del debito federale, e l’erosione degli standard di governance
Fitch ha rivisto al ribasso il rating sovrano degli Stati Uniti dalla tripla A a AA+. Si tratta di una decisione a suo modo storica: sino ad oggi, infatti, gli Stati Uniti avevano subito un declassamento del rating soltanto in un’altra occasione, nel 2011, quando a revocare la “tripla A” era stata l’agenzia Moody’s.
L’agenzia di rating ha motivato questa volta il downgrade con le aspettative di “un deterioramento fiscale nel corso dei prossimi tre anni”, la crescita in generale del peso del debito federale e l’erosione degli standard di governance. «Le continue crisi politiche volte ad alzare il tetto sul debito Usa e gli accordi che vengono raggiunti all’ultimo minuto – ha continuato Fitch – hanno eroso la fiducia nella gestione dei conti pubblici Usa».
Si tratta di un giudizio severo e di uno smacco anche per la segretaria del Tesoro, Janet Yellen, che in una nota ha contestato la decisione definendola “arbitraria e obsoleta”. Democratici e Repubblicani hanno raggiunto proprio nel mese di giugno un accordo per un ulteriore innalzamento del tetto legale di indebitamento massimo dello Stato federale, che include tagli marginali alla spesa pubblica, per scongiurare il default.
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