
Le associazioni di consumatori stimano i rialzi in arrivo per le prossime settimane
Oltre che per le temperature, questa estate sarà ricordata per i rincari. Aumenti di prezzo che, in realtà, sono tipici, per alcune voci, ogni estate, dal caro benzina ai gelati, ma che in questa torrida estate hanno raggiunto livelli particolarmente alti perché frutto del pericoloso mix tra inflaizone, aumento delle materie prime e rialzo dei tassi di interesse da parte delle banche centrali. MA anche del conflitto in Ucraina e del cambiamento climatico che sta impattando sulle produzioni agricole.
Partendo da questi presupposti Codacons e Assoutenti hanno denunciato in diverse occasioni i continui rialzi generalizzati dei prodotti alimentari più diffusi. Ma quali sono i cibi estivi che costano di più?
Secondo Codacons e Assoutenti stimano un rialzo particolarmente alto, almeno nelle prossime settimane, dei prodotti derivati dal grano come pane e pasta. Alla base, con ogni probabilità, c’è la decisione della Russia di ritirarsi dall’accordo sull’export di grano ma anche la siccità in molte zone che sta decimando i raccolti.
Inutile cercare alternative: il il riso è aumentato del 32% rispetto al 2022 e i pomodori di quasi il 13% . Per non parlare dell’olio: 26,7% in più come per le patate. Insomma tutti i prodotti alla base della dieta mediterranea. Non è esente nemmeno la frutta: 8,3% in più rispetto al 2022. Il gelato? 18,9% in più per quello artigianale mentre per le bevande si va dal 10 al 19%. Capitolo a parte per la pasta, mai come quest’anno al centro delle polemiche. Assoutenti vede un rialzo che dalla media nazionale attuale di 2,09 euro potrebbe arrivare al kg, 2,29 euro mentre il pane, dagli attuali 3,9 euro al kg, arriverebbe a 4,3 euro al kg.
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