
L’impatto dello stop di quasi quattro mesi sul tessuto economico è stimato in 2 punti percentuali di Pil in meno per la Valle d’Aosta
Il traforo del Monte Bianco chiude per lavori. Tra una settimana esatta partiranno le prime manutenzioni: alle 17 del 4 settembre infatti l’ultimo mezzo attraverserà il traforo che collega Courmayeur e Chamonix, poi il tunnel rimarrà chiuso al traffico fino al 18 dicembre. Uno stop di quasi quattro mesi per consentire il rifacimento di due porzioni di volta di trecento metri ciascuna, una sul lato italiano e una sul francese. «Lavori – spiegano dalla società di gestione – che, a 60 anni dalla realizzazione, rendono il Bianco tra i primi grandi tunnel europei a intraprendere opere di risanamento profondo della struttura».
Ci saranno quindi importanti interventi di genio civile sull’impalcato su cui poggia il piano viabile e sulla volta, quest’ultima soggetta a infiltrazioni che ne mettono a repentaglio la stabilità. Non a caso i lavori di risanamento consisteranno principalmente in una nuova impermeabilizzazione.
Ma le ripercussioni sul tessuto economico saranno notevoli. Logistica e turismo sono i comparti più attenzionati. Si stima una flessione del PIL del -2% per la Valle d’Aosta e del -0,3% per il Nord-Ovest.
Ogni anno, dal Traforo autostradale del Monte Bianco transitano 9,7 milioni di tonnellate di merci su 220 milioni totali di tutti i transiti alpini.
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