
BCE, Villeroy: “vicini al picco dei tassi di interesse”. Nagel: “sbagliato ipotizzare che al picco dei tassi seguiranno subito tagli”. Knot: “ulteriore aumento è una possibilità, non una certezza”
«Sono convinto che siamo vicini o molto vicini al picco dei tassi di interesse. Abbiamo ottenuto i primi successi nella battaglia contro l’inflazione, ma dobbiamo perseverare. Dobbiamo farlo e riusciremo a far scendere l’inflazione verso il 2% entro il 2025». Lo ha affermato Francois Villeroy de Galhau, governatore della Banca di Francia e membro del consiglio direttivo della Bce in un’intervista alla radio BFM Business. Secondo lui per sconfiggere veramente l’inflazione il mantenimento dei tassi per un periodo sufficientemente lungo ora conta più di ulteriori aumenti significativi.
Anche Nagel, presidente della Bundesbank, ha elogiato i “buoni progressi” compiuti nella lotta all’inflazione, ma ha ripetuto che è una “bestia ostinata” e che siamo ancora lontani dal raggiungere l’obiettivo del 2%. Ha inoltre aggiunto: «sarebbe sbagliato ipotizzare che un picco dei tassi di interesse sarà presto seguito da tagli».
Secondo Klaas Knot, presidente della Banca dei Paesi Bassi abbiamo raggiunto la fase di rifinitura del ciclo di inasprimento e un ulteriore aumento è ancora una possibilità, ma non una certezza. «È fondamentale nel processo di disinflazione verso il 2% entro la fine del 2025 che la crescita salariale rallenti visibilmente – ha spiegato in una intervista a Bloomberg. – Se guardo agli attuali accordi salariali, sono ancora piuttosto lontani dalla compatibilità a lungo termine con un obiettivo di inflazione del 2% più mezzo punto percentuale di crescita della produttività».
FOTO: SHUTTERSTOCK