
Nonostante il calo dell’export la Russia ha ricevuto il maggior profitto da ottobre del 2022 con i ricavi delle esportazioni di petrolio russo che sono aumentati di 1,8 miliardi di dollari in agosto
In Russia la produzione di petrolio è rimasta ad agosto ai livelli di luglio con 9,48 milioni di barili prodotti al giorno. E’ quanto risulta da un rapporto dell’Agenzia internazionale dell’energia (Aie).
L’organizzazione ha però anche osservato che lo scorso mese il Paese ha diminuito le forniture di petrolio, esportando 7,2 milioni di barili al giorno. I volumi complessivi delle esportazioni sono diminuiti di 150 mila barili al giorno rispetto al mese scorso.
Nonostante questo Mosca ha ricevuto il maggior profitto da ottobre del 2022: i ricavi delle esportazioni di petrolio russo sono aumentati di 1,8 miliardi di dollari in agosto, arrivando appunto al livello più alto da ottobre del 2022 con il prezzo medio del greggio che è aumentato di 9,30 dollari per barile (+14,4 per cento).
Secondo l’Aie la Cina e l’India rimangono ancora tra i principali acquirenti del petrolio russo, ma la loro quota tra i Paesi che importano il greggio russo ad agosto è scesa al 75%, rispetto all’81% tra gennaio e maggio del 2023.
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