
Il presidente di Confidustria ha parlato al Corriere della Sera anche sull Via della Seta e dei Brics
«I soldi per il Superbonus? È incredibile averli spesi senza una quantificazione ex ante un minimo realistica. Se ne avessimo usato una parte per rafforzare il nostro sistema industriale, il nostro potenziale produttivo e tecnologico, le prospettive di crescita sarebbero diverse. Dico solo che errare è umano, ma perseverare sarebbe diabolico».
Così, in un’intervista al Corriere della Sera, il presidente di Confindustria Carlo Bonomi.
In merito alla Via della Seta: «Sul piano commerciale il memorandum con la Cina nella sostanza non contiene nulla; anzi molti Paesi senza hanno ottenuto più di noi – afferma -. Dunque è giusto che il governo si proponga di riequilibrare, ma cancellando l’equivoco politico che faceva sembrare l’Italia parte delle politiche di potenza cinesi. Ora bisogna solo evitare di uscire dall’accordo esponendoci a ritorsioni. Mi sembra sia la strada che il governo persegue», sottolinea Bonomi.
Gli viene chiesto se teme che le tensioni geopolitiche, con la rivalità fra Stati Uniti e Cina e fra il G7 e i Brics, indeboliscano l’export italiano. «Il timore, c’è — risponde il presidente di Confindustria —. Democrazia e libertà sembrano concetti astratti, ma nella realtà contano molto nelle relazioni internazionali e nello sviluppo economico. Nel mondo le democrazie piene sono 24. La quota di popolazione che vive in piena democrazia è minoritaria. E il quadro in questi anni è cambiato completamente, con il Covid, la guerra e l’avvio della rivalità sino-americana. Quello che mi preoccupa – aggiunge – è che in Europa si sta cercando di dare risposte nazionali. È un grande errore».
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(foto ANSA)