
Le perdite sono principalmente legate ai prestiti denominati in dollari contratti durante la prima metà del 2023
La debolezza dello yuan è costata ai colossi immobiliari cinesi tre miliardi di dollari di perdite principalmente legate ai prestiti denominati in dollari contratti durante la prima metà del 2023. Lo riferisce il quotidiano Nikkei che ha aggregato le perdite di cambio di 24 tra i 30 principali sviluppatori immobiliari quotati della Cina continentale per volume di vendite pre-pandemia.
Ebbene secondo i calcoli le perdite di cambio di queste aziende nel primo semestre dell’anno sono ammontate a 21,25 miliardi di yuan (2,75 miliardi di dollari). Sono soltanto “su carta” ma il dato è comunque indicativo dell’entità del rischio rappresentato dal debito in valuta estera contratto dagli sviluppatori immobiliari cinesi, specie considerato che l’8 settembre lo yuan è scivolato ai minimi da 16 anni rispetto al dollaro.
FOTO: SHUTTERSTOCK
POTREBBERO INTERESSARTI NOTIZIE SU EVERGRANDE O SU COUNTRY GARDEN