
Il dato è stato pari a 63 punti, dopo i 68,1 registrati alla fine di settembre; le attese erano per un ribasso a 67,4 punti
A ottobre, gli statunitensi si dimostrano meno ottimisti sull’economia: un calo che prosegue da agosto. L’indice preliminare sulla fiducia redatto mensilmente dall’Università del Michigan è stato pari a 63 punti, dopo i 68,1 registrati alla fine di settembre; le attese erano per un ribasso a 67,4 punti.
La componente che misura le aspettative per il futuro è scesa da 66 a 60,7, quella sulla situazione attuale è diminuita da 71,4 a 66,7. Per quanto riguarda l’inflazione, le aspettative a un anno sono salite dal 3,2% al 3,8%, contro attese per un 3,2%, quelle a cinque anni sono cresciute dal 2,8% al 3%, con le stime al 2,8%.
Nel febbraio 2020, prima dell’inizio della pandemia, l’indice era a 101 punti.
L’indice sul Sentiment dei Consumatori del Michigan misura il livello di fiducia dei consumenti rispetto all’economia. Si tratta di un indicatore chiave, in grado di anticipare la spesa dei consumatori, che rappresenta una quota fondamentale nell’attività economica totale.
Viene calcolato con una indagine su circa 500 consumatori. Dati elevati alti implicano un maggiore ottimismo da parte dei consumatori. Dati superiori al previsto devono essere interpretati come positivi/rialzisti per il dollaro USA (USD), mentre valori inferiori alle attese sono da interpretarsi in senso negativo/ribassista per il dollaro USA.
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