
Hunter Biden ha accettato di comparire davanti al comitato di sorveglianza della Camera il 13 dicembre
Hunter Biden ha detto che testimonierà davanti al Congresso il mese prossimo nell’ambito di una indagine di impeachment guidata dai repubblicani sul presidente Joe Biden e sulla sua famiglia. «La tua vuota indagine è andata avanti troppo a lungo sprecando troppe risorse meglio utilizzate. Dovrebbe finire – ha scritto l’avvocato di Hunter Biden in una lettera al presidente del comitato di sorveglianza della Camera. – Di conseguenza, il signor Biden apparirà a tale udienza pubblica nella data che avete notato, il 13 dicembre, o in qualsiasi data di dicembre che possiamo organizzare». La lettera di sfida è arrivata settimane dopo che il presidente della House Oversight James Comer, R-Ky., ha citato in giudizio il figlio e il fratello di Biden e li ha invitati a presentare deposizioni a porte chiuse.
L’accusa nei confronti del presidente, sostenuta dall’ala più conservatrice del partito repubblicano, è che abbia tratto benefici finanziari dagli accordi stipulati dal figlio Hunter con governi stranieri, tra cui Cina e Ucraina. La Casa Bianca ha negato categoricamente qualsiasi illecito da parte del presidente.
Letteralmente la parola “impeachment” significa “accusa”, infatti indica il procedimento di messa in stato d’accusa del Presidente in seguito alla commissione di reati gravissimi, contrari ai principi della Costituzione.
L’impeachment negli Stati Uniti inizia con la denuncia della Camera bassa – quella dei Rappresentanti – a cui segue il processo al Presidente davanti al Senato federale. Se l’accusa viene confermata, il Presidente in carica verrà rimosso dall’incarico con effetto immediato.
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