
Si vuole accertare la correttezza del siparietto al Festival di Sanremo tra Amadeus e i due testimonial di PoltroneSofà
Sono tornati anche per l’edizione 2024 del Festival di Sanremo gli artigiani della qualità di PoltroneSofà Bruno e Andrea ormai testimonial fissi, seduti come lo scorso anno su un divano e protagonisti di siparietti con Amadeus per una pubblicità contestualizzata.
Quella di PoltroneSofà per Sanremo è un’attività di marketing che va oltre il semplice product placement: i prodotti dell’azienda, ossia i divani, erano già diventati parte dello show e altrettanto sono stati nell’edizione 2024 della kermesse musicale. Si tratta, infatti, di una pubblicità contestualizzata nel modo più natagurale possibile, con la creazione di siparietti tra il conduttore Amadeus e due dei volti ormai identificativi di PoltroneSofà, gli artigiani Bruno e Andrea.
Proprio per la tipologia di pubblicità creata con un siparietto-gag che si integra con lo svolgimento del programma chiede chiarezza l’Unione nazionale consumatori che ha ufficialmente presentato un esposto all’Antitrust e all’Autorità delle Comunicazioni chiedendo di accertare la correttezza del siparietto al Festival di Sanremo.
Dopo le dichiarazioni in conferenza stampa a Sanremo della Rai questa mattina in risposta a una domanda di una giornalista sul caso sollevato da UNC per la pubblicità PoltreoneSofà, in cui veniva spiegato come trattandosi di un product placement, non è regolamentata con l’obbligo della scritta messaggio promozionale. La Rai ha inoltre specificato nell’occasione che viene sempre dichiarato a inizio programma e di rientro dalle pubblicità che sono presenti prodotti commerciali.
Ma l’Unione Consumatori non si ritiene ancora soddisfatta e replica alla società di viale Mazzini
«Il punto è proprio questo, ovvero se sia davvero un’operazione di product placement o un messaggio promozionale. E’ assolutamente vero che appare più volte la sovraimpressione che avvisa dell’inserimento di prodotti commerciali all’interno del festival, ma a parte il fatto che questo non accade durante il siparietto, la questione è che il product placement consiste nel posizionamento di prodotti o marchi all’interno di un programma televisivo senza però interrompere il suo filo narrativo e la naturale struttura della trasmissione. Qui invece non ci si limita a esibire il divano (per il quale bastava l’avviso fatto dalla Rai), ma c’è uno spettacolino e i divani sono diventati parte dello show. Amadeus smette di presentare canzoni, interrompendo così il contesto narrativo, e scende apposta in platea per incontrare i testimonial e far vedere i prodotti dell’azienda, ossia i divani e i testimonial sono diventati uno show a sé stante, peraltro, almeno nelle prime due serate, senza alcuna discontinuità con lo spettacolo. Ieri almeno Amadeus è andato nel foyer del teatro per incontrarli, nelle prime due serate nemmeno questo – afferma Massimiliano Dona, presidente dell’UNC – Sembra più una telepromozione (per la quale la legge obbliga alla scritta in sovraimpressione) che non un’operazione di product placement. Inoltre, non solo le telepromozioni, ma anche la pubblicità deve essere palese e chiaramente riconoscibile come tale. In ogni caso abbiamo chiesto appunto alle Authority di pronunciarsi sul punto e chiarire i confini». conclude Dona, che già questa mattina aveva tramite un comunicato espresso le sue perplessità e della sua associazione presentando l’esposto a Agcom e Agcm.
Così le prime dichiarazioni del presidente UNC: «Una narrazione che è di fatto un messaggio pubblicitario, che sembrerebbe però non rispettare la disciplina di settore, con un aggiramento della normativa. Il presentatore, infatti, non nomina mai il brand. Peccato che i personaggi Bruno e Andrea imperino da anni ogni giorno, in tutte le reti televisive. Insomma, non c’era bisogno di nominare PoltroneSofà per fare la pubblicità del marchio. Bastavano Bruno e Andrea – afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori. L’inserto del siparietto, poi, non può essere considerato un semplice product placement, dato che i divani sono diventati parte dello show, ma una pubblicità che però non è stata resa palese e non è stata resa chiaramente riconoscibile come tale, come prevede la legge. Per questo chiediamo alle due Authority di pronunciarsi e di accertare se questa modalità di messaggio sia conforme alla normativa vigente» conclude Dona.
Non ci si annoia mai sul fronte polemiche a Sanremo e dopo la vicenda scarpe di John Travolta, per la Rai arriva anche la bega divani. Attendiamo gli sviluppi nei prossimi episodi, come quelli del format pubblicitario contestualizzato di PoltroneSofà a Sanremo 2024.
FOTO: SHUTTERSTOCK