
La prima per i nati nel 2005, con Isee non superiore a 35.000 euro. La seconda, per chi ha conseguito il diploma con votazione 100 o 100 e lode
La Carta della cultura giovani e la Carta del merito puntano allo sviluppo della cultura e al potenziamento della sua diffusione tra i giovani. Ecco come funzionano e quali sono le novità del 2024.
Come viene ricordato anche sul sito del Ministero della Cultura, dal 31 gennaio 2024 al 30 giugno 2024 si può richiedere la Carta della cultura giovani e la Carta del merito, ciascuna del valore di 500 euro, cumulabili tra loro. Si possono acquistare i beni consentiti fino al 31 dicembre 2024. La Carta della cultura giovaniè riconosciuta ai nati nel 2005, residenti nel territorio nazionale in possesso, ove previsto, di permesso di soggiorno, appartenenti a nuclei familiari con Isee non superiore a 35.000 euro. La Carta del merito è riconosciuta a tutti i residenti nel territorio nazionale in possesso, ove previsto, di permesso di soggiorno in corso di validità che hanno conseguito, non oltre l’anno di compimento del diciannovesimo anno di età, il diploma finale con una votazione di 100 o 100 e lode.
Le due carte sono cumulabili, quindi possono essere possedute entrambe per un valore complessivo di 1.000 euro da spendere in libri, musei, teatri e così via. I neo maggiorenni, come per il vecchio Bonus Cultura, possono usare i buoni nell’anno successivo a quello del compimento della maggiore età.
Per richiedere la Carta della Cultura o quella del Merito, i soggetti beneficiari devono effettuare la registrazione sulla piattaforma elettronica dedicata, utilizzando le credenziali SPID o la Carta d’Identità Elettronica. L’utilizzo delle Carte avviene attraverso buoni di spesa. Ciascun buono è individuale, nominativo e può essere speso esclusivamente dal titolare della Carta, previo controllo dell’identità da parte dell’esercente. I buoni di spesa sono generati dal beneficiario attraverso la piattaforma dedicata. L’accettazione del buono di spesa da parte dei soggetti accreditati comporta la riduzione del credito disponibile al beneficiario, pari all’importo del buono di spesa. Invece, i buoni generati ma non utilizzati non influenzano l’importo disponibile per il beneficiario.
Cosa si può acquistare con i buoni: i buoni spesa possono essere utilizzati esclusivamente per l’acquisto di beni nelle categorie nell’articolo comma 3 del Decreto 29 dicembre 2023, n. 225, e cioè: biglietti per spettacoli; libri; abbonamenti a giornali e periodici; musica registrata; prodotti dell’editoria audiovisiva; titoli di accesso a musei ed eventi culturali; corsi di musica; teatro, danza e lingua straniera.
FOTO: ANSA
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