
Il ministro a San Paolo per il meeting del G20
Secondo quanto dichiarato dal ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, a San Paolo per il G20 ci saranno presto nuovi equilibri geopolitici. In particolare il ministro ha dichiarato che «I G7 sono i Paesi forti, che vorrebbero continuare ad esserlo. Nel G20 ci sono Paesi che stanno diventando potenti e che piano piano saranno sicuramente più potenti del G7, che reclamano il loro spazio, il loro ruolo economico e politico. In questa tensione tra chi è ricco e vorrebbe continuare ad esserlo senza cedere ricchezza, e chi invece questa ricchezza non ce l’ha, si sente che prima o poi il tira e molla creerà un altro ordine nel mondo. Non si sa quale, staremo a vedere».
Gli ha fatto eco il governatore di Bankitalia, Fabio Panetta, anche lui presente al vertice, secondo cui «Negli scorsi anni abbiamo avuto una serie di shock, la pandemia, la guerra, la crisi energetica, ora le tensioni in Medio oriente, ed osserviamo il rischio di frammentazione del commercio, della finanza, degli scambi e speriamo non anche della politica a livello internazionale. Quindi è particolarmente importante che un Paese come l’Italia, in qualità di presidenza del G7 si dedichi a cercare di tenere in piedi il sistema multilaterale che ha garantito la crescita, la globalizzazione ma anche la pace nei decenni scorsi».
Una riunione, quella che si sta aprendo in queste ore in Brasile, che vede al centro dell’attenzione il problema della povertà mondiale. Infatti il ministro delle Finanze brasiliano Fernando Haddad durante il primo incontro in calendario avanzerà la proposta di tassare i grandi patrimoni. «Metteremo sul tavolo una proposta per la tassazione dei super-ricchi basata sulle migliori ricerche disponibili – ha dichiarato– L’agenda della tassazione della ricchezza e della progressività del reddito è essenziale per affrontare gli ostacoli economici della disuguaglianza».
Di ieri la notizia della creazione di un fondo da poco meno di 80 miliardi l’anno contro la povertà.
FOTO: SHUTTERSTOCK