Inaugurata a Varsavia, Aice Poland, prima sede di rappresentanza all’estero dell’Associazione italiana commercio estero (Aice), aperta a tutto il sistema di imprese che fa riferimento a Confcommercio. L’obiettivo è quello di diventare un riferimento ed un supporto per le aziende italiane che operano in territorio polacco, attraverso un’attività di supporto che avverrà in sinergia con enti italiani già presenti nella capitale polacca: Agenzia ICE, Camera di commercio italiana in Polonia, Consolati, l’Ambasciata stessa.
In una nota Confcommercio sottolinea che all’inaugurazione erano presenti, tra gli altri, anche l’ambasciatore d’Italia in Polonia Luca Franchetti Pardo, il presidente Aice e vicepresidente Confcommercio con delega all’internazionalizzazione Riccardo Garosci, il presidente di Aice Poland e consigliere Aice con delega per l’Europa centro-orientale Franco Aprile, il direttore di Agenzia Ice Polonia Franco Lemme e il parlamentare Emanuele Loperfido, membro della commissione Esteri di Montecitorio.
La Polonia rappresenta il settimo mercato delle esportazioni italiane e quarto Paese per l’import con un interscambio commerciale di 36 miliardi. La conferma anche nella nota di Mauro Battocchi, direttore generale per la Promozione del Sistema Paese del Ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale.
In particolare Riccardo Garosci, presidente di Aice ha ricordato che «Aice Poland è il primo passo concreto di un progetto più ampio, denominato ‘Aice nel mondo. Per l’internazionalizzazione di Confcommercio’ che prevede l’apertura di sedi di rappresentanza nelle aree geografiche di maggiore potenziale per le aziende associate. In un periodo storico caratterizzato da un elevato grado di instabilità politica ed economica a livello globale, avere punti di riferimento locali affidabili è la via per supportare le nostre imprese nelle loro attività internazionali. La scelta della Polonia è rilevante – ha proseguito Garosci – non solo per le potenzialità del mercato, ma anche per il ruolo che il nostro Paese potrà avere nel processo di ricostruzione del tessuto economico ucraino che, grazie all’ ingresso di Confcommercio nella cabina di regia del governo italiano per la ricostruzione dell’Ucraina, potrà coinvolgere anche le imprese del nostro sistema».