Campari rende noto di aver chiuso il primo semestre con un utile in aumento a 219,7 milioni di euro, rispetto a 216,9 milioni realizzati nel primo semestre del 2023. Anche le vendite nette del periodo passano a 1,52 miliardi di euro da 1,46 miliardi dello stesso periodo dell’anno prima.
Il margine lordo al 30 giugno è pari a 897,5 milioni da 872,3 milioni dell’anno prima. L’Ebit ammonta a 335,6 milioni di euro da 343,7 milioni del primo semestre del 2023.
L’indebitamento finanziario netto al 30 giugno è stato di 2,56 miliardi di euro, in aumento di 699,7 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2023, includendo earn-out e put option per un totale di 333,6 milioni e compreso l’impatto dell’acquisizione di Courvoisier.
Matteo Fantacchiotti, Chief Executive Officer, ha commentato: «Abbiamo registrato una solida performance nella prima metà dell’anno con un’accelerazione nel secondo trimestre, ancora una volta sovraperformando rispetto al settore. Nella restante parte dell’anno, ci aspettiamo di continuare a sovraperformare facendo leva sulla forza dei nostri brand che competono in categorie in crescita».
Nella restante parte dell’anno, Campari Group, quindi, si aspetta di continuare a sovraperformare facendo leva sulla forza dei nostri brand che competono in categorie in crescita.
Nel medio periodo, scrive la società, «rimaniamo fiduciosi nel continuo slancio sostenuto dei brand nelle combinazioni brand-mercato chiave, nonché nella sovra-performance del settore facendo leva su portafoglio ed esposizione geografica rafforzati, nonché focalizzandosi su revenue growth management – Il gruppo prevede – costante espansione del margine operativo guidata dal mix delle vendite, dagli aumenti di prezzo, dall’attenuarsi dell’inflazione sul costo dei materiali e da efficienze operative, con continuo rinvestimento nei brand e nelle strutture commerciali per alimentare la crescita organica».