«Ne discuteremo nelle sedi opportune e il 12 settembre valuteremo». Non si sbilancia più di tanto Piero Cipollone, membro del comitato esecutivo della Bce, in merito alla possibilità che la Banca centrale possa decidere di tagliare i tassi nella prossima riunione.
Parlando dal palco del Meeting di Rimini, ha però ribadito la necesssità di ritornare al target del 2% nel minor tempo possibile. Quello di tenere a bada l’inflazione è la priorità assoluta per la Bce, che muove tutta la sua politica monetaria. «All’Europa serve un ambiente macroeconomico stabile con un’inflazione sotto controllo. Quindi, per noi il ritorno di un’inflazione al 2% e’ un fatto fondamentale perché la stabilità dei prezzi garantisce una programmazione di lungo periodo alle imprese e alle famiglie, generando così risorse fondamentali», ha spiegato.
I mercati stanno valutando due tagli dei tassi per il resto dell’anno, uno a settembre e uno a dicembre, e circa cinque mosse entro la fine del prossimo anno. Intanto a luglio la Bce ha mantenuto i tassi di interesse invariati come previsto, ma ha detto che la riunione di settembre è “molto aperta” ad eventuali variazioni. Vedremo cosa accadrà, tanto manca poco.