L’Europa è tornata a crescere ma in maniera modesta. Questo il quadro raffigurato dagli analisti di Berenberg che hanno dichiarato di prevedere un trend simile per tutto il resto dell’anno. Ci vorrà quindi tempo prima che i tagli ai tassi possano regalare slancio all’economia.
Dopo le tensioni seguite alle elezioni in Francia le Olimpiadi hanno contribuito ad un leggero recupero sul fronte economico ma questo effetto probabilmente si attenuerà nei prossimi mesi, ha dichiarato Berenberg.
Da sottolineare, inoltre, che tra la fiducia delle imprese e quella dei consumatori nell’Eurozona c’è una forte divergenza. Fattori come l’invasione dell’Ucraina, il rialzo verticale dei prezzi dell’energia e degli alimenti, la correzione dei prezzi del gas naturale iniziata alla fine del 2022 e poi attenuatasi ha portato la fiducia dei consumatori appena al di sotto della media a lungo termine. Sebbene il potere d’acquisto dei consumatori continui ad aumentare, i consumatori restano diffidenti.
La fiducia delle imprese, invece, ha inizialmente resistito molto meglio di quella dei consumatori, con un calo meno estremo ma, secondo Berenberg, è possibile intravedere un calo anche su questo fronte.
L’inaspettata debolezza del commercio globale sta pesando sull’industria dell’Eurozona. A questo si aggiunga il calo della domanda sull’export ed il punto interrogativo rappresentato dall’economia tedesca la cui ripresa è in ritardo tra i principali Paesi dell’Eurozona.