Julie Su, segretaria ad interim del Lavoro degli Stati Uniti, è volata a Seattle per cercare di trovare un’intesa per fermare lo sciopero dei macchinisti della Boeing che dura ormai da 5 settimane ed evitare il licenziamento di migliaia di dipendenti. Confermato anche il ritardo nelle consegne del 777X al 2026 a causa dei rallentamenti nelle procedure di certificazione e nei test. Intanto l’agenzia di rating S&P ha avvertito che Boeing rischia di perdere il suo prezioso rating di credito investment grade.
“Il segretario facente funzioni Su incontrerà oggi entrambe le parti per valutare la situazione e incoraggiarle ad andare avanti nel processo di negoziazione”, ha affermato un portavoce.
Sebbene Su abbia già parlato in precedenza con la Boeing e il sindacato, questa è la prima volta che incontra entrambe le parti di persona a Seattle.
Circa 33.000 lavoratori dell’azienda sono in sciopero dal 13 settembre, per chiedere un aumento salariale del 40% e il ripristino di una serie di benefici a cui avevano accettato di rinunciare nel 2014. Il presidente della compagnia aerea Emirates, Tim Clark, tra i maggiori clienti nell’uso del jet 777, ha dichiarato “A meno che la società non riesca a raccogliere fondi tramite un’emissione azionaria, prevedo un imminente declassamento degli investimenti con il Capitolo 11 che incombe all’orizzonte”.
La maggior parte degli analisti si aspetta che Boeing riesca a raccogliere fino a 15 miliardi di dollari tramite un’emissione azionaria.