Nel 2024 le compravendite mostrano segnali di ripresa, come viene evidenziato dall’Osservatorio Immobiliare Rexer.
Le compravendite sono trainate da un ritrovato clima di fiducia sugli investimenti. A spingere sull’acceleratore è il dato sul Pil insieme alla discesa dell’inflazione e, soprattutto, al taglio dei tassi d’interesse operato dalla Banca Centrale Europea sceso ad ottobre al 3,25% con effetti positivi sui mutui per la casa.
Oltre al contesto economico generale, tra i fattori che misurano l’attrattività di una città dal punto di vista immobiliare figurano il numero di transazioni immobiliari e l’aumento dei prezzi. Un esempio in questo senso è Bergamo che in un solo anno ha visto crescere del 7,3% il costo del mattone.
Nel 2023 a Milano e Roma sono state oltre 100mila le transazioni concluse, segno di un dinamismo sulle compravendite.
Ai fattori vanno aggiunti poi altri criteri che determinano l’attrattività di una città come la velocità con cui si conclude una compravendita, il livello di digitalizzazione e la vocazione turistica. Su quest’ultimo aspetto, Napoli ha segnato un incremento del 26% in un solo anno. Bene anche Torino, in crescita del 10% tra il 2022 e il 2023.
Secondo l’Osservatorio, realizzato in collaborazione con Deloitte, Milano conferma il suo primato di città italiana più attrattiva, sostenuta da elevati volumi di compravendita e quotazioni immobiliari in crescita.
Il capoluogo lombardo risulta la città dove il mattone costa più caro con un valore medio di 5.500 euro al metro quadro e picchi di 12mila nel centro città. A livello europeo, tuttavia Milano si piazza al 15° posto al pari di Lisbona e resta staccata dai mercati immobilari più appetibili come Zurigo, Ginevra, Londra e Parigi.
Milano guida la classifica anche di potenziali acquirenti interessati a comprare casa, spinti da politiche monetarie che stimolano l’accesso al credito.
In tal senso, circa 4 intervistati su 10 affermano di aver aumentato il proprio interesse negli ultimi due anni. A guardare con attenzione le variazioni di prezzo e dei tassi di interesse per i mutui sono soprattutto gli under 35 che risentono in misura maggiore delle fluttuazioni del mercato immobiliare.
Al secondo posto c’è Roma che nel 2023 ha fatto registrare il maggior numero di transazioni immobiliari, oltre quota 100mila. Oltre alla centralità politica, amministrativa e culturale, la Capitale si conferma attrattiva grazie alla tradizionale vocazione turistica che potrebbe accelerare ulteriormente in occasione del Giubileo.
In terza posizione si collocano Bologna e Torino dove il mix di cultura, innovazione e forte identità locale accresce l’attrattività agli occhi di residenti e investitori.
Tra le prime 10 posizioni della classifica stilata dall’Osservatorio Rexer, spiccano due grandi città del Sud Italia.
Napoli e Bari, pur presentando rispetto al Centro-Nord quotazioni più basse e un numero inferiore di transazioni, guadagnano terreno soprattutto agli occhi di potenziali acquirenti di seconde case. Nel capoluogo campano, per esempio, le transazioni dei primi sei mesi di quest’anno sfiorano il +5% rispetto alla seconda metà del 2023.
Secondo l’Osservatorio, il mercato immobiliare mostra segnali di tonicità anche per la tendenza verso progetti di rigenerazione urbana. L’attenzione alla sostenibilità ambientale ed ediliziacoinvolge sia le nuove costruzioni sia il restauro di edifici esistenti che incrociano la domanda per abitazioni efficienti su consumo energetico e servizi alle persone.
Grande rilevanza assume l’uso della tecnologia come ausilio nella compravendita di una casa. Per Monica Ragazzi, chief financial officer di Rexer: «L’84% degli intervistati ritiene molto importanti l’uso di strumenti digitali come ad esempio il virtuali tour, contratti e firme in digitale o l’utilizzo dell’AI nella stesura degli annunci».