Ultimo giorno alla Cop29 ma ancora si attende la bozza del documento, la nuova, quella che sarebbe dovuta arrivare nella serata di ieri dopo la prima che ha avuto la bocciatura della Cina. La prima bozza è stata respinta in plenaria da tutti i delegati, a partire da Ue, Cina, paesi emergenti e in via di sviluppo del G77 e stati insulari dell’Aosis.
Ora il nuovo testo è atteso per mezzogiorno ma i negoziati sono ancora in alto mare. La presidenza assicura che rispetterà i tempi con il testo finale stasera.
I paesi del G77+Cina chiedono 1.300 miliardi di dollari all’anno di aiuti per il clima già dal 2025, con almeno 500 miliardi di contributi a fondo perduto e nessun vincolo di mitigazione delle emissioni. I paesi donatori, guidati dalla Ue, dicono che questa cifra è irraggiungibile. Propongono un aumento graduale degli aiuti, partendo dagli attuali 100 miliardi di dollari all’anno previsti dall’Accordo di Parigi e arrivando a mille miliardi nel 2035.
Gli aiuti dovrebbero comprendere tutte le forme di finanziamento (pubblico e privato, donazioni e prestiti) ed essere legati a vincoli di mitigazione.