Durante la conferenza stampa organizzata nella sua residenza di Mar a Lago in Florida, il prossimo presidente USA Donald Trump ha dichiarato che potrebbe non escludere la forza militare per nel caso di un’eventuale riconquista del canale di Panama (“siamo in trattative con loro”) a proposito di una rimodulazione delle tariffe di attraversamento per gli USA, e per l’annessione della Groenlandia, in quest’ultimo caso dopo il viaggio del figlio di Trump in Groenlandia. A questa si sono aggiunte altre dichiarazioni che hanno creato diverse polemiche pochi minuti dopo essere state pronunciate.
«Cambieremo nome golfo del Messico, sarà d’America», «Lo chiameremo golfo d’America, che bel nome!». Non esclusa nemmeno la Fed, in particolare secondo Trump «I tassi d’interesse sono davvero troppo alti» promettendo di abbassarli compito che, invece, spetta solo ed esclusivamente alla banca centrale statunitense. Anche per questo motivo lo stesso Trump ha detto di voler lavorare per permettere al presidente di avere maggiore peso nelle decisioni della Fed.
Altro tema caro al tycoon è il petrolio «Revocherò il divieto di estrazione di petrolio nelle aree Usa» cercando di cambiare le disposizioni del presidente Joe Biden di vietare definitivamente lo sfruttamento di petrolio e gas offshore in alcune parti degli oceani Atlantico e Pacifico. «Le azioni del presidente Biden di ieri sulle trivellazioni offshore, vietando le trivellazioni offshore, non resteranno in vigore. Le annullerò immediatamente»
Confermate inoltre le agevolazioni per chi investirà oltre 1 miliardo di dollari negli Usa ed altri investimenti in data center in arrivo dai vertici degli Emirati Arabi Uniti, nella persona di Hussain Sajwani, fondatore e presidente di Damac.