Il mercato dei libri di varia chiude nel 2024 con una flessione dell’1,5% pari a 23,2 milioni di euro, in un mercato complessivo di 1.533,8 milioni di euro. Il dato ci vede in coda rispetto alle maggiori editorie europee: la Germania cresce dello 0,9%, il Regno Unito cala dello 0,6%, la Francia cala dello 0,3%, la Spagna cresce del 9,8%. L’analisi, basata su dati di NielsenIQ-GfK, è stata presentata oggi, 31 gennaio, dal presidente dell’Associazione Italiana Editori, Innocenzo Cipolletta.
Nel 2024 in Italia la vendita di libri di varia adulti e ragazzi nel mercato trade è stata di 103,987 milioni di copie, in calo del 2,3% rispetto all’anno precedente, pari a 2,458 milioni di copie comprate in meno.
La sostituzione della 18app con le Carte Cultura e del Merito e il mancato finanziamento alle biblioteche per 30 milioni di euro sono alla radice della flessione del settore. In assenza di queste due decisioni il mercato sarebbe cresciuto a valore del 2,5% anziché calare dell’1,5%.
A soffrire sono soprattutto gli editori meno grandi. La flessione del mercato, infatti, è disomogenea rispetto alla dimensione degli editori: i gruppi e le case editrici con vendite superiori ai 5 milioni di euro sono in calo dello 0,1%, gli editori da un milione a 5 milioni di venduto sono calati del 9,3%, quelli sotto il milione del 2,5%.
Guardando ai canali di vendita nei 12 mesi quelli online hanno venduto 26,3 milioni di euro in meno di libri rispetto al 2023.
Tra i generi letterari, l’unica che segna una crescita sull’anno precedente è la narrativa: +3,2% quella italiana, +0,9% la straniera.