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Politica

Partiti all’assalto di Cassa Depositi e Prestiti

Matteo Valléro
5 Febbraio 2018
Partiti all’assalto di Cassa Depositi e Prestiti
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[:it] Ma nessuno ha il coraggio di scriverlo nel programma elettorale (Business Insider) Nessun partito nelle slide elettorali in vista del voto del 4 marzo cita la Cassa depositi e […]

[:it]

Ma nessuno ha il coraggio di scriverlo nel programma elettorale

(Business Insider) Nessun partito nelle slide elettorali in vista del voto del 4 marzo cita la Cassa depositi e prestiti, il gruppo controllato dal ministero dell’Economia con l’82,77% che negli anni ha ampliato il suo raggio d’azione. Neppure nel programma del Partito democratico guidato dal segretario Matteo Renzi che è stato presentato venerdì 2 febbraio. E neppure nei punti programmatici salienti del Movimento 5 Stelle, che invece nei singoli voti sulla piattaforma Rousseau per i singoli temi ha discusso il presente e il futuro della Cdp. Eppure tutti i partiti concordano che sia necessaria un‘azione sempre più incisiva della Cassa depositi e prestiti presieduta da Claudio Costamagna e guidata dall’amministratore delegato Fabio Gallia.

L’auspicio è stato messo nero su bianco da tutti i parlamentari approvando la relazione di fine legislatura della Commissione parlamentare di Vigilanza sulla Cassa depositi e prestiti. Ecco quello che si legge nel documento: “La Cassa depositi e prestiti può giocare un ruolo importante a sostegno dello sviluppo infrastrutturale del Paese, alla luce delle attribuzioni ad essa spettanti e del piano industriale 2016-2020”.
Un ruolo che, secondo i parlamentari di tutti i gruppi politici, “risulterebbe potenziato dalla attuazione della proposta di revisione di alcuni strumenti gestiti dalla Cassa depositi e prestiti che, in questi anni, sono stati poco utilizzati in quanto contraddistinti da una regolamentazione rigida, che non ha agevolato l’accesso alle risorse (è il caso ad esempio dei fondi per la progettazione) e dall’utilizzo di Cdp a supporto del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti nella gestione delle nuove risorse destinate alla progettazione degli interventi”.
Non solo: La commissione invoca una maggiore simbiosi tra il gruppo controllato dal Tesoro e le strutture governative. L’obiettivo per Cdp? Svolgere, secondo il Parlamento, “un ruolo più incisivo nel finanziamento delle infrastrutture, sia sotto il profilo del coinvolgimento dei promotori e dei finanziatori del settore privato, sia sotto il profilo più generale della promozione dei progetti”.

La missione indicata unanimemente dai gruppi parlamentari sarà appannaggio sempre degli attuali vertici della Cassa? La domanda agita gli addetti ai lavori nei palazzi della politica e non solo. Costamagna e Gallia scadono in occasione dell’assemblea che nella seconda metà di maggio approverà il bilancio del gruppo Cdp. In ambienti istituzionali si apprende che in caso di stallo elettorale, e in caso di una proroga de facto del presidente del Consiglio Paolo Gentiloni (stimato dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella), presidente e amministratore delegato del gruppo potrebbero ottenere una riconferma.

In uno scenario del genere, comunque, sia nel caso di un governo di larghe intese, di grande coalizione o di un esecutivo del presidente (come indicato di recente da Massimo D’Alema rimbrottato per questo dall’ex capo dello Stato, Giorgio Napolitano), avranno voce in capitolo i principali partiti. Se il Pd renziano assicurerebbe un sostegno alla riconferma di Costamagna e Gallia (Renzi è stato decisivo per la loro nomina), resteranno da vedere le posizioni di Forza Italia (nell’eventualità di un esecutivo Pd-ForzaItalia) e Movimento 5 Stelle (se il movimento capeggiato da Di Maio sarà il perno del futuro governo). I Pentastellati – come ha svelato Carlotta Scozzari di Business Insider Italia nell’articolo sull’incontro a Londra fra il candidato premier M5S Luigi Di Maio e la comunità finanziaria – sono critici sulla presenza dei cinesi nell’azionariato di Cdp Reti e in Forza Italia – soprattutto fra i berlusconiani più vicini alla Lega di Matteo Salvini – si bolla come ”renziano” l’attuale vertice di Cdp. Tanto che molti azzurri di spicco guarderebbero al presidente di Banca Imi (gruppo Intesa Sanpaolo) Gaetano Micciché come l’uomo giusto per il futuro della Cassa.[:]

Business24™ - testata giornalistica del Gruppo Editoriale World Vision s.r.l.
Dir. resp.le: Maria Lucia Panucci

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