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Nella città svizzera arriveranno in tutto 3000 leader, tra cui 53 capi di Stato e di governo, da 117 paesi del mondo
Si accendono i riflettori su Davos dove domani prenderà il via ufficialmente il World Economic Forum. L’evento, ormai cinquantenario, avrà quest’anno al centro delle discussioni il clima e l’ambiente. Il titolo, “Stakeholders for a cohesive and sustainable world”, azionisti responsabili per un mondo coeso e sostenibile, già anticipa un ‘brainstorming’ di geopolitica ‘green’ e ‘social’ come mai nella storia del Forum. Si parlerà poi delle diseguaglianze sociali. L’appello dell’Oxfam alla vigilia del Forum non lascia dubbi sulla necessità di intervenire: nel mondo oltre 2000 ‘Paperoni’ gestiscono una ricchezza maggiore di quella complessiva di 4,6 milioni di persone. E l’Italia non fa eccezione: l’1% della popolazione gestisce una ricchezza pari a quella detenuta dal 70%. Il Wef avverte in un altro rapporto che la chiave di volta non può essere per i governi che quella di fare leva su una maggiore mobilità sociale. Intanto è tutto pronto per quello che verrà ricordato come “uno degli eventi più eco-sostenibili mai tenuti al mondo”, come hanno annunciato gli stessi organizzatori.
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