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L’11 marzo, andrà al voto lo scostamento di bilancio propedeutico per assumere i provvedimenti per frenare l’epidemia da Covid-19 e riparare i danni economici provocati (si parte da 3,6 miliardi ma si potrebbe andare oltre)
Secondo la normativa vigente nel documento dovrà essere indicata la cifra dello scostamento ed anche nello specifico come i soldi verranno spesi. Il decreto coronavirus, poi, andrà nelle aule parlamentari ad aprile. Il leader del maggiore partito di opposizione Matteo Salvini, chiamato a collaborare, ha affermato: «No ad un pacchetto chiuso, responsabili sì ma spettatori no». Più duro l’atteggiamento della leader FdI, Giorgia Meloni che ha accusato il presidente del consiglio Giuseppe Conte di aver tenuto «un atteggiamento criminale» verso l’Italia. La lettera all’Ue in cui viene comunicata la decisione dello scostamento è già partita, ha fatto sapere il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri. «Il governo ha stanziato 7,5 miliardi a sostegno delle famiglie e delle imprese, 6,35 miliardi in deficit», ha spiegato il ministro dell’Economia, definendo le risorse «significative» in quanto «consentono di fare fronte alle esigenze immediate». Nel testo anche misure per sostenere una moratoria dei crediti alle imprese da parte del sistema bancario, risorse per il Sistema Sanitario Nazionale e per la Protezione civile. Valutazioni economiche sono in corso per sostenere le famiglie dopo la decisione di sospendere le lezioni nelle scuole e università fino al 15 marzo. Allo studio voucher per baby-sitter e congedi straordinari per i genitori.
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