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Vince la Germania. All’Italia “qualche” contentino
Sì al Mes con condizionalità (escluse le emergenze sanitarie), no ai Coronabond. L’Eurogruppo, che è iniziato con svariate ore di ritardo rispetto al programma, si è concluso in 45 minuti con la vittoria schiacciante della Germania e dei Paesi del Nord che hanno sempre osteggiato la linea italiana. Come era scontato, dopo alcuni giorni di negoziati e bracci di ferro, alla fine hanno vinto i tedeschi e più nello specifico la linea della Merkel secondo cui i debiti non si mutualizzano e le decisioni le prendono i singoli Stati europei mediando tra loro, non le istituzioni comunitarie.
Cosa ha ottenuto allora il nostro Paese? Dei Coronabond neanche l’ombra ma c’è l’ok comune al Recovery Fund proposto dalla Francia per sostenere la ripresa: come si legge nelle conclusioni, “sarà temporaneo e commisurato ai costi straordinari della crisi. Aiuterà a spalmarli nel tempo attraverso un finanziamento adeguato“. Gli aspetti pratici poi su come metterlo in campo saranno oggetto di discussione del vertice Ue che si riunirà dopo Pasqua. Non solo. L’Italia ha guadagnato altri soldi, centinaia di miliardi, per gli investimenti e per gli ammortizzatori sociali, dopo la sospensione del Patto di Stabilità, e la promessa di acquisti illimitati di titoli di Stato da parte della Bce. E abbiamo ottenuto che per le spese sanitarie, quelle sì, il Meccanismo Europeo di Stabilità possa prestarci denaro a tassi molto vantaggiosi.
In generale sul tavolo c’è un piano di aiuti dal valore complessivo di mille miliardi di euro, ha spiegato il ministro delle Finanze francese, Bruno Le Maire, basato su quattro pilastri: 240 miliardi del Mes, i prestiti Bei per le imprese per 200 miliardi e il meccanismo per finanziare le Cig per 100 miliardi. Infine è stato deciso anche il piano per la ripresa che avrà un valore indicativo di circa 500 miliardi.
Soddisfatta l’Olanda che, commentando il risultato della riunione, non ha perso occasione per rinnovare la sua ostilità ai Coronabond. “I giorni scorsi sono stati intensi, ma abbiamo raggiunto un buon risultato all’Eurogruppo. Abbiamo trovato un accordo sensato per i Paesi Bassi e per l’Europa, per far fronte alle conseguenza del Coronavirus“, ha commentato il ministro delle Finanze olandese, Wopke Hoekstra che ha aggiunto: “Siamo e resteremo contrari agli Eurobond. Pensiamo che questo strumento non aiuterà l’Europa e l’Olanda nel lungo termine“.
Soddisfatti anche il commissario all’Economia, Paolo Gentiloni ed il nostro ministro all’economia Roberto Gualtieri per i risultati, se così si possono chiamare, in merito al Mes. Sul piede di guerra da noi sono invece Salvini e Meloni. Per il leader della Lega, che annuncia una mozione di sfiducia al ministro Gualtieri, se il governo olandese festeggia, vuol dire che è una seconda Caporetto. “Non ci sono gli Eurobond che voleva Conte, ma c’è il Mes, una drammatica ipoteca sul futuro, sul lavoro e sul risparmio dei nostri figli. Dal 1989 ad oggi l’Italia ha versato all’Europa 140 miliardi, ora per averne a prestito 35 ci mettiamo nelle mani di un sistema di strozzinaggio legalizzato. Oltretutto, senza nessun passaggio in Parlamento. Siamo fuori dalla legge, siamo alla dittatura nel nome del virus“, ha detto. Gli fa eco Giorgia Meloni, che parla di “Italia sotto tutela” e di “atto di alto tradimento verso il popolo italiano“. “Alla fine – ha aggiunto – hanno vinto i diktat di Germania e Olanda“.
E’ proprio così. Nonostante gli sforzi, i tentativi di far ragionare i Paesi più rigoristi sulle nostre reali necessità, dato che siamo anche uno di quelli più colpiti dal Coronavirus, si è fatto quello che voleva la Germania. Altro che unione ed Europa coesa. L’Ue ce l’ha proprio MES-so in quel posto.
di: Maria Lucia PANUCCI[:]