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Ma i contagi non si fermano e con la ripartenza i morti raddoppieranno
“Il nostro Paese vuole riaprire. Questo è nelle mani dei Governatori ma il Paese vuole riaprire. E bisogna aprirlo“. Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump non ha dubbi: l’America vuole e deve ripartire ma il virus è ancora molto attivo.
Al momento 1200000 americani sono stati contagiati e 72000 sono morti. Solo nello Stato di New York il trend è davvero decrescente. Con 330000 casi e oltre 25000 morti rappresenta un terzo di tutti i casi in USA. Se poi a questi numeri si aggiunge la situazione di New Jersey e Connecticut ( gli Stati confinanti con quello di New York) si tocca il mezzo milione di casi e i 35000 morti, la metà del totale nazionale.
Nel resto dell’America però la flessione non è così evidente ed anzi i numeri crescono giorno dopo giorno. Nelle grandi metropoli come Chicago, San Francisco o Los Angeles ci sono dai 1000 ai 2000 nuovi contagi ogni giorno ed in grandi Stati come California e Illinois il trend è di oltre 2000 nuovi casi al giorno. Preoccupano i nuovi focolai che si accendono in Dakota, in Nebraska e nel Tennessee. E il virus si sviluppa nei punti più diversi, dalle carceri, alle fabbriche di carni, ai supermercati per finire alle residenze degli anziani.
Per il momento i pochi Stati che resistono a rimettere in moto l’economia, come New York e Virginia, hanno fissato la data del 15 maggio. In tanti altri Stati manifestazioni continue di cittadini stanno dando pressione ai Governatori. E quindi, pur con il virus in giro e nonostante le cautele dei medici, l’America vuole tornare a vivere.
La scommessa è già partita e Trump sa che questo costerà caro agli americani. Entro giugno negli Stati Uniti, in concomitanza con la riapertura delle attività, è previsto un raddoppio del numero quotidiano delle vittime causate dal Coronavirus, circa tremila al giorno. E’ quanto emerge dalle nuove proiezioni dell’amministrazione Trump rivelate dal New York Times, in cui si parla di almeno 200 mila nuovi casi di contagio negli Usa entro la fine di questo mese.
di: Maria Lucia PANUCCI[:]