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In Italia focus su Moody’s e Dbrs
Partenza in rialzo per i principali indici europei. Nei primi istanti di contrattazioni il Dax di Francoforte e il Cac40 salgono di oltre l’1%, mentre Londra è chiusa per festività.
Bene l’Asia: la borsa di Tokyo ha chiuso in rialzo del 2,56% a 20.179,09 punti. Shanghai sale dello 0,81%, Hong Kong guadagna l’1,17%, Sidney fa +0,67%, Seoul +1,05%. Il sentiment positivo si spiega con il colloquio telefonico tra i funzionari americani e cinesi, che si è tenuto nella serata di ieri per fare il punto sulla Fase Uno dell’accordo sui dazi siglato a gennaio, provando a superare le nuove tensioni tra i due Paesi.
Il buon umore dei mercati è sostenuto anche da Wall Street, che ieri ha chiuso in rialzo (Dow Jones +0,89%, S&P +1,15%, Nasdaq +1,41%). A guidare i rialzi sono stati i dati sulle esportazioni cinesi, saliti a sorpresa. Il dato ha aiutato gli investitori a ignorare quello sulle nuove richieste di disoccupazione che la scorsa settimana negli Stati Uniti sono salite di 3,16 milioni di unità. In 7 settimane, sono state circa 33,5 milioni. Un mese fa, erano ai minimi degli ultimi 50 anni (a poco più di 200 mila alla settimana).
L’Italia è sorvegliata speciale oggi perché sono attese (dopo la chiusura dei mercati) le revisioni dei rating sul Paese di Moody’s e Dbrs.
Nel frattempo lo spread Btp-Bund, che ieri ha archiviato la seduta in leggero ribasso a quota 249 punti base (-2,39%), oggi ha aperto stabile per un rendimento del decennale italiano in ribasso all’1,94%, mentre quello del Bund tedesco è sceso ancora più in negativo portandosi allo 0,55%.
Tra le commodities in rialzo stamani il petrolio con il Brent che segna un +3,16% tornando sopra quota 30 dollari (30,16 dollari) e il Wti che fa +4,63% a 24,67 dollari. Intanto l’oro segna un marginale aumento dello 0,12% a 1.727 dollari l’oncia.
Nel valutario l’euro/dollaro è tornato sopra 1,08 e tratta a 1,0841, il dollaro/yen è a 106,44 e il cross sterline/dollaro viaggia poco sotto 1,24 a 1,2386.
Nell’obbligazionario Usa il rendimento del Treasury biennale ha aggiornato il minimo storico ieri allo 0,129%, dopo che i dati macro hanno confermato il grave impatto della pandemia di Coronavirus sull’economia americana. In calo anche il rendimento del decennale che si è attestato allo 0,63%.
di: Maria Lucia PANUCCI[:]