Sono colpevoli di aver commemorato sulla piattaforma l’anniversario della strage di piazza Tiananmen
La Cina ha chiesto e ottenuto la sospensione di tre utenti Zoom, colpevoli di avere utilizzato il sistema per commemorare l’anniversario della strage di piazza Tiananmen del 1989.
La piattaforma video, nata per le riunioni di lavoro, ha beneficiato in tutto il mondo del lockdown ed è stata scaricata nei mesi di quarantena da milioni di persone. C’è stato però qualcuno, in particolare tre attivisti Usa e di Hong Kong, che l’hanno utilizzata per fare i comodi propri ed arginare la censura di Pechino. Ma hanno avuto vita breve perché la società californiana ha sospeso i loro profili, così come da richiesta del Governo cinese.
D’altronde non poteva essere altrimenti perché in Cina Zoom ha trovato terreno fertile. Come riporta l’agenzia Reuters, nel Paese ha il monopolio nel settore dato che le altre società, che forniscono servizi di videoconferenze, come Whatsapp, Google Meet e Facebook, sono bloccate e non utilizzabili da chi vive nel gigante asiatico. Ecco allora che dal primo gennaio in Cina l’app mobile di Zoom è stata scaricata 5,4 milioni di volte, 11 in più rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.
di: Maria Lucia PANUCCI
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