
Il nuovo extra deficit sale di 5 miliardi rispetto alle previsioni. Sarà votato il prossimo 29 luglio in Parlamento
Sale a 25 miliardi la richiesta di deficit aggiuntivo che il Governo si appresta a presentare alle Camere. Poco dopo la mezzanotte è arrivato il semaforo verde del Consiglio dei Ministri al nuovo scostamento di bilancio, il terzo da quando è iniziata la pandemia di Coronavirus, dopo i 20 miliardi del dl Cura Italia e i 55 del decreto Rilancio.
L’extra deficit sarà votato in Parlamento il prossimo 29 luglio. Buona parte dei fondi sarà destinato alla Cig Covid, agli enti locali e per incentivare le imprese alle assunzioni. Non è stata ancora formalizzata la proroga dello stato di emergenza al 31 ottobre, per la quale servirà comunque un passaggio in Parlamento, come ha assicurato il Premier in più occasioni.
La nuova richiesta di scostamento porterà il deficit 2020 all’11,9%, dall’attuale previsione del 10,4%, mentre il debito salirà al 157,6% dall’attuale previsione di 155,7%. Si tratterebbe, quindi, di una richiesta di extradeficit per circa l’1,5% del Pil.
Per finanziare la nuova cassa integrazione Covid serviranno tra i 6 e gli 8 miliardi: dovrebbe essere estesa per altre 18 settimane ma con dei paletti per l’accesso, a partire dal calo del fatturato. Come ha confermato lo stesso ministro Gualtieri è al vaglio dell’esecutivo l’introduzione di meccanismi di incentivo alle nuove assunzioni, con grande probabilità sotto forma di decontribuzione.
Dovrebbe poi essere prorogato fino a fine anno il blocco dei licenziamenti che potrebbe valere però solo per le aziende che utilizzano la cassa integrazione. Il Governo conta inoltre di inserire nel prossimo decreto una norma per prorogare lo smart working anche nel settore privato così come previsto per il 50% della p.a dal dl Rilancio.
Novità in vista anche sul fronte del fisco: la volontà è quella di alleggerire il peso delle tasse di marzo, aprile, maggio, in pieno lockdown, rinviate a settembre. Si tratta di circa 13 miliardi di imposte che saranno “ridotte significativamente“. Si pensa ad almeno quattro miliardi da cancellare del tutto, come ulteriore contributo alle imprese più in difficoltà, mentre il pagamento del saldo dovrebbe essere rimodulato con l’allungamento delle rate.
Sul piatto ci sono poi gli ulteriori 2,8 miliardi da destinare alle Regioni per coprire il buco delle entrate ed altri due miliardi per i Comuni. Ma a far lievitare l’entità della manovra sono anche una serie di richieste che arrivano dai partiti di maggioranza: Leu preme perché siano stanziate nuove risorse per assicurare una riapertura delle scuole in presenza e in sicurezza e Italia Viva vuole destinare altri fondi al settore del turismo.
di: Maria Lucia PANUCCI
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