
Crescono a tasso doppio rispetto agli uomini, +7,2% in cinque anni. La Lombardia è la regione con la quota rosa più alta
Sono oltre un milione le donne manager, a testimonianza del fatto che la leadership femminile nelle imprese continua a crescere anche se non abbastanza, dato che la quota rosa resta inferiore a quella maschile. A fotografare la situazione è un approfondimento sulle cariche manageriali detenute dalle donne nelle imprese italiane contenuto nel IV Rapporto sull’imprenditorialità femminile realizzato da Unioncamere, che fa il punto prendendo in esame il periodo tra il 2014 e il 2019.
In particolare lo scorso anno le donne che siedevano nei posti di comando delle imprese italiane erano pari a 1.078.627, con un aumento del 7,2% rispetto a cinque anni prima. Un tasso di crescita doppio rispetto ai colleghi maschi, che tra il 2014 e il 2019 sono cresciuti appena del 3,5%, arrivando a oltre 3,2 milioni.
Questi numeri però non bastano: sul totale dei manager italiani le donne continuano a rappresentare una fetta di appena il 24,7% del totale. Guardando ai singoli settori la leadership femminile è forte soprattutto in quelli legati alla cura della persona, alla sanità e assistenza sociale, raggiungendo fette rispettivamente del 50,8% e del 44,1%. Ci sono poi i settori della manifattura legata alla moda, oltre a quelli dell’ospitalità e del turismo, e dell’istruzione, in cui le donne al vertice sono oltre il 30%. Negli ultimi cinque anni, inoltre, le donne manager sono aumentate molto soprattutto in settori non tradizionalmente femminili. L’incremento maggiore si registra nell’agricoltura ma anche nel trasporto, logistica e magazzinaggio e nei servizi assicurativi e finanziari, con oggi le donne al vertice che rappresentano il 18,4% contro il 16,7% del 2014.
Con oltre 218mila manager donna, la Lombardia è la regione che traina la graduatoria a livello regionale della presenza femminile nei luoghi di comando, seguita da Lazio ed Emilia Romagna.
di: Maria Lucia PANUCCI
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