
La Iata lancia l’allarme liquidità
Continua la stagione nera delle compagnie aeree che non sono riuscite a riprendersi neanche durante il periodo delle vacanze estive. Sul futuro poi pesa l’incognita di un’altra pesante ondata di contagi con possibili lockdown, fermo restando che alcuni Paesi hanno già introdotto nuove restrizioni. A scattare la fotografia tutt’altro che incoraggiante ci pensano i numeri: secondo i dati diffusi da Eurocontrol, l’agenzia europea per il trasporto aereo, i voli nei mesi più caldi sono stati il 55% in meno rispetto al 2019, con un impatto negativo sul fatturato per 420 milioni di euro. Non stanno meglio gli aeroporti che finora hanno perso il 64% dei passeggeri e il 67% del fatturato rispetto allo scorso anno mentre il 35% degli aerei è ancora a terra.
In questo scenario rischiano seriamente di fallire alcune compagnie, soprattutto le più piccole. Sebastian Mikosz della Iata, l’associazione internazionale delle compagnie aeree, durante il convegno online organizzato da Airlines for Europe lancia l’allarme liquidità: in media le compagnie aeree hanno cash disponibile per andare avanti per non più di 6 mesi.
Alla fine di agosto, Iata ha stimato che sono oltre 7 milioni i posti di lavoro a rischio in Europa legati al trasporto aereo, un milione in più rispetto a quanto era stato indicato lo scorso mese di giugno.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ANSA
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