
“Sapevano dei difetti”
Boeing conosceva i difetti del suo velivolo 737 Max ma li ha nascosti alla Federal Aviation Administration (FAA), ai piloti e ai suoi clienti. E’ la conclusione del rapporto della Commissione Trasporti della Camera Usa.
Il rapporto, presentato oggi, illustra i “gravi guasti ed errori” nella progettazione, nello sviluppo e nella certificazione di questo modello di aereo, entrato in servizio commerciale nel 2017 e che ha smesso di volare nel marzo 2019, dopo il secondo incidente in cinque mesi. Sono 346 le persone, tra civili e personale di volo, che hanno perso la vita in Indonesia ed Etiopia. Il 29 ottobre del 2018 poco dopo essere decollato da Giacarta il volo Lion Air 610 si è inabissato uccidendo sul colpo 189 persone. Il 10 marzo 2019 ad Adis Abeba, Etiopia, un altro 737 Max della Ethiopian Airlines si è schiantato al suolo uccidendo altre 157 persone. E dopo questo incidente c’è stata la decisione di fermare tutti i 737 Max nel mondo facendo partire inchieste tecniche su questo velivolo.
Morti che secondo la Commissione si sarebbero potute evitare anche perché Boeing ha avuto “molteplici opportunità per spostare la traiettoria del design e dello sviluppo del Max verso un corso più sicuro“. Ma non c’era tempo. I dipendenti dell’azienda dovevano vendere i nuovi aerei rapidamente senza richiedere ai loro piloti di sottoporsi a una più ampia riqualificazione. L’obiettivo era simboleggiato dagli “orologi con conto alla rovescia” appesi sul muro di una sala conferenze.
«Queste tragedie non sarebbero mai dovute accadere – ha detto il rappresentante Peter A. DeFazio, presidente della commissione d’inchiesta. – Prenderemo provvedimenti per fare in modo che non accada mai più».
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: REUTERS
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