
Il Governo è al lavoro con le banche per il taglio dei costi sulle spese fino a 25 euro
Per favorire l’aumento dei pagamenti elettronici, agevolando così il piano per il cashless, il Governo sta lavorando con gli istituti bancari per ottenere il taglio delle commissioni sulle microspese, ovvero sui pagamenti compresi tra cinque e 25 euro.
Questa iniziativa va a sommarsi al bonus cashback in partenza a dicembre: il rimborso del 10% sulle spese semestrali pagate con le carte (leggi qui).
La proposta viene guardata con favore dagli operatori commerciali, preoccupati però dalle condizioni contrattuali che potrebbero far seguito alla modifica: «E’ auspicabile intanto che si arrivi davvero a 25 euro – afferma Ernesto Ghidinelli, responsabile credito di Confcommercio – e poi che si tratti di una riduzione effettiva, e non mascherata da incrementi di altri costi».
Le problematiche minacciano di essere molteplici: non solo la resistenza delle banche, con cui non è possibile fare accordi per non violare la libera concorrenza, ma anche l’arretratezza generale delle infrastrutture in questo campo. «Viviamo purtroppo in un Paese che ancora non si è adeguato – spiega Mauro Bussoni, segretario generale di Confesercenti – i Pos contactless, che permettono di velocizzare i micropagamenti perché non si deve digitare il Pin, hanno una diffusione al 40%, la banda larga non ha ancora una diffusione generalizzata».
di: Micaela FERRARO
FOTO: ANSA
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