
Secondo le sue stime l’economia locale si contrarrà nel 2020 tra il 4 e il 5% ma si riprenderà nel 2021
La Banca centrale della Russia ha deciso di lasciare i tassi di interesse di riferimento fermi al 4,25%, così come prevedevano gli analisti, ma non escluse possibili tagli nei prossimi mesi. «La situazione epidemiologica a livello globale e in Russia sta peggiorando – precisa l’istituto. – La situazione sui mercati finanziari resta quindi vulnerabile. Ci si aspetta che una maggiore volatilità persista nel prossimo futuro, anche alla luce di fattori geopolitici».
Secondo le sue stime, l’economia russa si contrarrà nel 2020 tra il 4 e il 5%, un dato leggermente inferiore rispetto alle stime di luglio.
Per il 2021 le previsioni parlano di una ripresa con una crescita stimata tra il 3 e il 4%, mentre nel 2022-2023 si prevede che il Pil aumenterà rispettivamente del 2,5-3,5% e del 2-3%.
Il board della Banca centrale della Russia terrà la sua prossima riunione il 18 dicembre.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: AGI
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