
Molti hanno paura di prendersi il Covid. Un timore che rischia di influenzare anche le vacanze del 2021
6 italiani su 10 non prendono nemmeno in considerazione l’ipotesi di fare una vacanza da qui a fine anno e il motivo principale è sempre il timore di prendersi il Covid. A dirlo è una indagine condotta da Confturismo-Confcommercio che rivela come il settore turistico sia sempre più in crisi.
Dopo 5 mesi che hanno bruciato 49,5 milioni di arrivi in Italia e 153,5 milioni di presenze oltre a 10,5 milioni in meno di Italiani all’estero, agosto e settembre non sono andati meglio, se non per una lievissima ripresa dei flussi interni, caratterizzati però da soggiorni brevi e capacità di spesa decisamente ridotta. Ed ora le festività imminenti molto probabilmente non miglioreranno la situazione dato che il 64% degli italiani ha già deciso che non trascorrerà fuori casa né il prossimo Natale né il prossimo Capodanno.
Dalle risposte degli intervistati emerge la richiesta di flessibilità nei contratti di acquisto dei servizi turistici, quindi possibilità di cancellare senza penali fino all’ultimo momento, e informazioni certe sulla sicurezza sanitaria della destinazione e del viaggio. Meno importante, in questa fase, l’aspetto economico come, ad esempio, bonus e deducibilità fiscale delle spese di viaggio.
E il problema maggiore è che questo timore ben radicato di rimanere contagiati se si viaggia rischia di far slittare anche le vacanze invernali in generale, comprese settimane bianche, Carnevale e Pasqua. «Uno scenario – secondo Confturismo-Confcommercio – dettato dall’emotività e dall’incertezza ma che, se confermato, farebbe saltare il business del settore per il 2021: sarebbe il punto di non ritorno».
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ASKANEWS
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