
Il Governo sta cercando di capire come farci trascorrere le prossime festività. Affetti e consumi i temi principali
Mentre le Regioni cambiano di settimana in settimana colore, adeguandosi con le relative misure di restrizione anti-Covid, ora lo sguardo e le maggiori preoccupazioni sono rivolte al prossimo Natale.
Niente è stato detto di ufficiale finora dal Governo, se non il fatto che la festività per eccellenza dedicata alla famiglia non verrà trascorsa in solitudine. Ecco allora che giusto in via eccezionale chi si trova nelle zone rosse o arancioni e di norma non potrebbe spostarsi, potrebbe in questo caso invece raggiungere i parenti più stretti ovunque essi siano, per tutelare gli affetti e non lasciare nessuno appunto da solo.
Saranno banditi i tradizionali cenoni pensati in grande, così come feste e balli mentre le piazze probabilmente saranno chiuse.
Altro tema cruciale riguarderà i consumi. Come bisognerà comportarsi sotto le feste natalizie? Tra le ipotesi che bollono in pentola c’è quella di allungare gli orari di apertura dei negozi per permettere alle persone uno shopping anche serale, fino alle 22 o alle 23. Negli ultimi giorni erano anche emerse le ipotesi di posticipare il coprifuoco a mezzanotte, almeno nei giorni di festività.
Tutto resterà comunque legato ai territori con le diverse disposizioni per le varie zone ma in ogni caso la parola d’ordine rimane sempre cautela. «E’ chiaro che si dovrà attuare un allargamento delle possibilità di movimento per il Natale, ma dovrà essere un Natale abbastanza sobrio, perché un liberi tutti ci porterebbe, appunto, a una terza ondata», ha detto il virologo dell’Università Statale di Milano Fabrizio Pregliasco.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ANSA
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