
La decisione è stata formalizzata dal Governo di Boris Johnson nel quadro di un piano in 10 punti per “una rivoluzione industriale verde” del Paese
Nel Regno Unito già dal 2030 sarà vietata la vendita di auto diesel e benzina. E’ il primo Paese che accelera nella politica ambientale anticipando l’obiettivo fissato al 2040. Ad annunciarlo è stato il primo ministro Boris Johnson, anticipando alcuni punti chiave di quella che ha chiamato una “rivoluzione industriale verde” per affrontare il cambiamento climatico e creare anche nuovi posti di lavoro.
Per realizzare la sua promessa rivoluzionaria appunto, Boris Johnson mette sul piatto investimenti per 1,3 miliardi di sterline nel prossimo decennio per finanziare l’installazione di postazioni diffuse per il caricamento delle batterie delle auto elettriche presso i caseggiati e lungo le strade, 582 milioni di prestiti a fondo perduto per l’acquisto nella fase intermedia di veicoli a bassa o nulla emissione, 500 milioni in stanziamenti per la riconversione di linee industriali soprattutto nelle fabbriche dell’auto e dell’indotto delle Midlands e del nord-est dell’Inghilterra.
Il Governo intende sostenere inoltre lo sviluppo di motori diesel puliti HGV per il trasporto merci e la realizzazione d’impianti di riscaldamento a idrogeno destinati a coprire il fabbisogno di una prima intera città entro fine decennio, ma non senza rilanciare un programma d’impianti di ultima generazione per l’energia nucleare a scopi civili.
Il piano prevede di piantare alberi a tappeto, per il risanamento di siti naturalistici e aree verdi, oltre alla creazione di nuove piste ciclabili e pedonali.
In generale il piano dovrebbe stimolare la creazione nei prossimi anni di 250 mila posti di lavoro e conferma l’impegno verso il traguardo delle “zero emissioni” nocive entro il 2050. Stando a quanto anticipato da Downing Street, i veicoli ibridi potranno comunque continuare a circolare nel Regno fino al 2035.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ANSA
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