
Nella nuova guida sono evidenziati tre criteri: sostenibilità, comunità e diversità
La casa editrice Lonely Planet ha introdotto una novità per l’edizione 2021 che riguarda i criteri sulla base dei quali sono consigliate le mete turistiche. Non più una divisione per categorie dunque, ma per sostenibilità, comunità e diversità.
Per la categoria della sostenibilità Lonely Planet consiglia il percorso delle Vie di Dante: un viaggio per ripercorrere la vita del Sommo Poeta a ritroso, dalla sua tomba a Ravenna fino alla sua casa natale a Firenze. 395 chilometri che si snodano tra borghi, colline e boschi, esplorando meraviglie tutte italiane come castelli medievali e chiese romaniche.
Sempre nel segno della sostenibilità sono indicate le isole Antigua e Barbuda, nei Caraibi. I due Paesi sono in prima linea nella lotta al cambiamento climatico e sono state tra le prime a mettere in atto una politica di riduzione ed eliminazione della plastica monouso.
Premiati per la sostenibilità anche il Ruanda, da cui è partito il programma per la salvaguardia dei gorilla di montagna, una specie a rischio estinzione, e il Rocky Mountaineer in Canada, un viaggio in treno che adotta diverse misure ecosostenibili. Tramite la raccolta differenziata e grazie alla collaborazione con le organizzazioni impegnate nella tutela della fauna locale, il Rocky Mountaineer riduce molte delle emissioni di CO2.
Tra le mete sostenibili risultano anche la Grecia per la cucina che non rinuncia ai sapori tradizionali, la Virginia per il Mountain Bike Trail, un percorso di 800 chilometri tra le Blue Ridge Mountains e gli Appalachi, la Namibia per il Grootberg Lodge, una struttura ricettiva a basso impatto ambientale e impegnata nella tutela di leoni e rinoceronti neri, la città di Goteborg in Svezia e l’arcipelago di Palau per l’attenzione all’ambiente, grazie alla creazione di un’area protetta per gli squali e il divieto di uso di creme solari nocive per la barriera corallina. Nelle 576 isole dell’arcipelago inoltre ad ogni visitatore è richiesto di firmare un contratto sociale chiamato Palau Pledge, con cui ci si impegna a comportarsi in maniera responsabile per tutta la durata del soggiorno.
La seconda categoria premiata da Lonely Planet è quella della comunità, tramite cui vengono premiate quelle mete turistiche che portano concreti benefici alla comunità locale. Tra queste, il Kazakistan che promuove soggiorni nelle comunità rurali, le isole Fær Øer dove i turisti sono invitati a fare volontariato per preservare la natura, la città in Colombia Medellin, che è coinvolta in un progetto di riqualificazione urbana basato sulla comunità, l’Etiopia, dove si svolgono i Tesfa Tours, una serie di percorsi trekking guidati dagli abitanti locali, Berlino, dove i turisti hanno la possibilità di partecipare al Refugee Voices Tours, una visita guidata della città condotta da Hesham Moadamani, fuggito dalla guerra civile siriana, che conduce i visitatori in giro tra i luoghi storici di Berlino mettendo a confronto la storia dei 15 milioni di sfollati della seconda guerra mondiale e l’attuale situazione in Siria.
Sono inseriti nella categoria comunità anche l’Australia, che coinvolge i turisti nei progetti per salvaguardare il patrimonio naturale colpito dagli incendi degli ultimi anni, l’Irlanda con il Burren EcoTourism Network che unisce 70 imprese locali all’insegna del turismo sostenibile, tra cottage e natura, e l’iniziativa Invisibile Cities del Regno Unito che trasforma gli homeless in guide turistiche della propria città. Segnalata anche la Cambogia con il Footprint Cafés di Siem Reap, un ristorante con cucina tradizionale e iniziative sociali di sostegno alla comunità, e per la seconda volta torna in classifica Firenze, premiata per il blog Girl in Florence di Georgette Jupe: una ragazza texana guida i turisti in un tour tra le meraviglie del Rinascimento attraverso gli occhi di artisti, artigiani locali e negozi indipendenti.
L’ultima categoria premiata è quella della diversità, che comprende i Paesi in cui sono attive delle iniziative di inclusione. Per esempio la Costa Rica, attenta al tema della disabilità, El Hierro nelle Canarie, che tutela la diversità anagrafica, San Diego, ricca di quartieri multietnici, Amman in Giordania, tra le località più inclusive del mondo. Particolare menzione, Lonely Planet la dedica all’agenzia della California Wheel the World che organizza tour organizzati per persone con disabilità che così possono raggiungere qualunque località senza ostacoli.
Diversi anche i blog premiati: Couple of Men che fornisce informazioni di viaggio sulle mete migliori per le coppie LGBTQ+, il Chubby Diaries di Jeff Jenkins che fornisce informazioni pratiche ai turisti oversize, e il blog Packs Light di Gabby Beckford, che vuole favorire l’aumento della rappresentanza afroamericana nell’industria del turismo.
di: Micaela FERRARO
FOTO: ANSA
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