
La crescita è rallentata in corrispondenza del forte rialzo delle persone contagiate dal Coronavirus negli Stati Uniti
L’effetto Covid pesa sul mercato del lavoro Usa. Nel mese di novembre l’economia degli Stati Uniti ha creato 245.000 nuovi posti, un dato decisamente peggiore delle attese, visto che gli analisti avevano previsto una crescita di 440.000 unità. Colpa del nuovo balzo di persone infettate dal Coronavirus, che ha costretto le autorità a introdurre nuove misure di contenimento. La crescita è la più bassa da maggio scorso. Solo ad ottobre sono stati creati 638.000 nuovi posti di lavoro, a settembre 672.000 e ad agosto 1,4 milioni.
Il numero totale di persone che hanno perso il posto di lavoro in modo permanente a novembre è stato pari a 3,7 milioni di unità, in rialzo rispetto ai 2,5 milioni del febbraio scorso, prima che la pandemia si abbattesse negli Usa.
Il rallentamento della ripresa del mercato del lavoro viene certificato mentre il Congresso Usa non riesce ancora a trovare un accordo su un piano di stimoli economici anti-Covid che possa dare un aiuto concreto a famiglie e imprese.
Janet Yellen, l’ex numero uno della Federal Reserve, scelta dal neo-eletto presidente degli Stati Uniti Joe Biden per la carica di segretario al Tesoro Usa, ha avvertito proprio questa settimana che, in assenza di aiuti, ci sarà una “maggiore devastazione” nell’economia Usa.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ANSA
Ti potrebbe interessare anche: