
Migliora la cultura finanziaria ma l’interesse verso i servizi digitali è scarso
Cala la ricchezza delle famiglie italiane ma cresce il risparmio precauzionale. E’ quanto emerge dal Rapporto Consob sulle scelte di investimento secondo cui, nel primo trimestre del 2020, rispetto alla fine del 2019, sul fronte delle passività, il nostro Paese si caratterizza per un più basso livello di indebitamento nel confronto europeo mentre il tasso di risparmio, dopo essersi attestato a un valore di poco superiore al 10% nel 2019, dovrebbe aumentare nell’anno in corso di oltre 6 punti percentuali secondo una dinamica, analoga a quella osservata nell’area euro, verosimilmente legata al movente precauzionale.
La situazione infatti non è delle più rosee. Il 30% degli intervistati dichiara di non essere in grado di fronteggiare una spesa inattesa di mille euro e poco più del 30% dichiara di aver visto il proprio reddito ridursi (temporaneamente o permanentemente) nell’ultimo anno.
Non solo. Dal rapporto emerge che la cultura finanziaria degli italiani è in miglioramento, anche se di poco: la quota di intervistati che risponde correttamente a domande su questi temi oscilla dal 38% al 60%, a seconda delle difficoltà e della specificità dell’argomento trattato. A fronte del livello di conoscenze finanziarie contenuto, l’interesse però ad approfondire i temi potenzialmente utili in occasione di scelte di investimento viene manifestato da circa il 60% degli intervistati che in alcuni casi non escludono di affidarsi al contempo all’intermediario di riferimento.
Pare però che gli italiani siano poco avvezzi con le cripto-valute, il trading online e fenomeni quali il robo advice e il crowdfunding. Secondo il Rapporto Consob solo il 5% del campione riferisce di conoscere o avere familiarità con i servizi finanziari digitalizzati. Tra i fattori che potrebbero stimolare l’interesse emergono la possibilità di investire piccole somme e, nel caso specifico delle valute virtuali, la possibilità di guadagnare velocemente. Tra i deterrenti, invece, si citano più di frequente il timore di subire truffe e di non avere sufficienti competenze.
Uno dei fenomeni in forte accelerazione negli ultimi mesi è rappresentato dagli investimenti cosiddetti ESG, rivolti a progetti focalizzati sulla sostenibilità ambientale e sociale. Questa tendenza può essere osservata anche nelle emissioni di obbligazioni ESG censite da Borsa Italiana a partire dal 2017 che, dopo la lenta crescita osservata negli ultimi anni, hanno segnato una forte accelerazione quest’anno.
di: Maria Lucia PANUCCI
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