
Il Governo sta valutando degli aiuti economici che vadano a sostituire i buoni pasto, gli straordinari e anche le spese per le utenze domestiche
Arrivano buone notizie per lo smart working. Stando ad una indiscrezione riportata da La Repubblica il Governo starebbe valutando dei bonus spese per chi lavora da casa.
Anche al termine dell’emergenza sanitaria legata al Coronavirus, che potrebbe avvenire a febbraio, lo smart working potrebbe essere una modalità di lavoro a cui sempre più aziende e dipendenti ricorreranno. Proprio per questo motivo si sta pensando di introdurre degli aiuti economici che vadano a sostituire i buoni pasto, gli straordinari e anche le spese per le utenze domestiche.
L’obiettivo sarebbe quello di equiparare in tutto e per tutto chi lavora da casa e chi invece si reca tutti i giorni in ufficio e non paga tante spese, dalla luce ad Internet per esempio. «Partendo dal principio che il lavoratore in smart working non deve perdere neanche un centesimo, noi pensiamo che si possa prevedere un rimborso forfettario delle spese, anche perché lo smart working non prevede che le utenze e la postazione presso l’abitazione del lavoratore siano a carico del datore di lavoro», ipotizza Tiziana Cignarelli segretario generale di Codirp, sindacato dei dirigenti pubblici.
Anche in Germania si è pensato ad un bonus per incoraggiare l’home office, introducendo uno sgravio da cinque euro al giorno che si potrà scaricare dalle tasse sia per il 2020 sia per il 2021 con tetto massimo che il Governo ha fissato a 600 euro
di: Maria Lucia PANUCCI
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