
In Italia l’aumento è stop top a +6,4% ma con i crolli pandemici il reddito cumulato è il più basso sugli ultimi 8 trimestri
Dopo il collasso pandemico le economie stanno pian piano recuperando anche se molto lentamente. Secondo l’Ocse i redditi delle famiglie hanno visto in media una risalita solo limitata, pari al più 0,6% nel terzo trimestre rispetto al periodo immediatamente precedente, a fronte di un balzo del 9,1% sul Pil procapite. Questa valore tuttavia incorpora dinamiche molto differenziate tra i vari Paesi.
La dinamica sotto tono è stata ampiamente dovuta a forti cali dei redditi negli Usa (-4,2%) e in Canada (-3,6%) mentre in altre parti si sono verificate nette risalite. In Gran Bretagna i redditi delle famiglie sono cresciuti del 5,1%, in Germania del 4,3% e in Francia del 3,5%, in tutti e tre i casi dopo due trimestri consecutivi di contrazione.
Ma a guidare la graduatoria dei maggiori incrementi è stato proprio l’Italia, con un più 6,4% dei redditi delle famiglie nel terzo trimestre. E’ anche vero però che sempre in Italia, secondo i calcoli dell’Ocse, nel secondo trimestre si era verificato il calo più forte dei redditi, pari a -5,3%, e dopo un meno 0,9% già nel primo trimestre. In questo modo l’aumento di reddito cumulato dalle famiglie italiane sugli ultimi 8 trimestri è il più basso tra tutti i Paesi Ocse elencati, pari al più 0,8% a fronte di un valore medio del più 6,1%.
Guardando al Pil procapite, il generale recupero del 9,1% della media Ocse sul terzo trimestre segue pesanti contrazioni nel secondo (-10,6%) e nel primo trimestre (-2,1%). Anche in Italia si è verificata una forte risalita, pari al più 16,1% nel terzo trimestre ma anche in questo caso dopo cadute nel secondo (-12,9%) e nel primo trimestre (-5,4%). Il cumulato di Pil procapite degli ultimi 8 trimestri in Italia è stato negativo del 3,9%, a fronte di un meno 3,2% della media Ocse.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ASKANEWS
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