
Boom degli inattivi. Più in crisi le donne
Il mercato del lavoro è crollato. Nel solo mese di aprile, in pieno lockdown, gli occupati sono calati di 274 mila unità. E’ quanto mettono in evidenza i dati diffusi oggi dall’Istat, che parla di “marcata diminuzione“, ancora più accentuata rispetto al mese di marzo. “L’ occupazione ha registrato una diminuzione di quasi 300 mila unità, che ha portato nei due mesi a un calo complessivo di 400 mila occupati e di un punto percentuale nel tasso di occupazione“, si legge in una nota.
L’Istat consegna purtroppo anche l’illusione ottica di un drastico calo del tasso di disoccupazione, che scende dall’8% al 6,3%. Il dato, che rappresenta il numero di persone che cercano un lavoro e non lo trovano sul totale della popolazione attiva, riflette però un tracollo delle persone in cerca di un impiego (-484 mila, pari a un calo del 23,9%), che si ripercuote inevitabilmente anche sul numero di inattivi, cioè sul numero di persone che non hanno un lavoro, né lo cercano, schizzati di 746 mila unità.
In generale la crisi ha colpito più duramente le donne rispetto agli uomini. Se il numero degli occupati è calato percentualmente in maniera analoga (-1% per gli uomini e -1,5% per le donne), colpisce il dato sui disoccupati. In un solo mese è calato di quasi un terzo il numero di donne in cerca di un impiego (-30,6%) a fronte del 17,4% degli uomini.
I più penalizzati sono i contratti a termini: nel solo mese di aprile i dipendenti a tempo determinato sono stati 129 mila in meno, con una discesa del 4,6% rispetto a marzo, mentre il calo dei lavoratori con un contratto a tempo indeterminato è stato di “soli” 76 mila unità.
di: Maria Lucia PANUCCI
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