
Bene l’Asia sostenuta dai dati sul lavoro Usa
Le Borse europee hanno aperto questa prima seduta settimanale in territorio negativo, dopo i recenti guadagni. In avvio l’indice Eurostoxx 50 segna un ribasso dell’1,24%. A Francoforte il Dax scivola dell’1,37%, a Parigi il Cac40 cede l’1,11% e a Londra l’indice Ftse100 arretra dello 0,92%.
Dopo i sorprendenti dati sul mercato del lavoro Usa (leggi qui), gli investitori si interrogano sull’impatto a lungo termine del Coronavirus. Una indicazione potrebbe arrivare oggi con le nuove prospettive economiche globali della Banca Mondiale. Intanto questa mattina dalla Germania si è registrato un crollo record della produzione industriale ad aprile (-17,9% rispetto a marzo, peggio del -16,5% previsto), per effetto sempre del virus.
La sorpresa arrivata venerdì scorso dagli Stati Uniti continua invece a far sentire i suoi effetti sull’azionario asiatico. L’indice Nikkei 225 della borsa di Tokyo è salito dell’1,37% a 23.178,10 punti. Più deboli le altre borse: Shanghai +0,24%, Hong Kong piatta con +0,09%, Sidney chiusa per festività nazionale, Seoul +0,06%.
Dal fronte macroeconomico del Giappone è stato diffuso il dato finale del Pil relativo al primo trimestre del 2020 che è sceso su base trimestrale e al tasso annualizzato del 2,2%. La flessione è stata pressoché in linea con le stime del consensus, che aveva previsto un calo del 2,1%. Su base trimestrale la contrazione è stata dello 0,6%, rispetto al -0,5% stimato.
Andando nel dettaglio, i consumi privati sono scesi dello 0,8%, rispetto al -0,7% previsto. Gli investimenti aziendali sono saliti dell’1,9%; rispetto al +1,5% stimato.
Per il secondo trimestre, la contrazione attesa è ben più drammatica, pari a -8,3%. Gli economisti ritengono inoltre che il Giappone tornerà a crescere solo a partire dal secondo trimestre del 2021.
Un assist all’azionario arriva anche dai prezzi del petrolio, in rialzo dopo l’accordo del fine settimana, con cui l’Opec e i paesi non Opec hanno deciso di estendere i tagli record all’offerta di un altro mese.
Nella settimana iniziata oggi l’attenzione rimarrà rivolta alle banche centrali in vista della riunione della Fed di mercoledì, a cui seguirà la conferenza stampa del governatore Jerome Powell, da cui non sono attese variazioni all’attuale politica monetaria. Sale l’attesa anche per la riunione dell’Eurogruppo, in programma giovedì, in cui i ministri dell’area euro sono chiamati a discutere della proposta della Commissione europea sul programma di aiuti in vista del Consiglio Ue del 19 giugno.
di: Maria Lucia PANUCCI
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