
Ammonta ad oltre 11 milioni la quota di coloro che hanno beneficiato di integrazioni salariali. La spesa complessiva è stata finora di 15 miliardi
Al 17 giugno, sono 134.358 le persone che ancora attendono di ricevere la cassa integrazione per far fronte all’emergenza legata alla pandemia. A certificarlo è l’Inps che ha pubblicato i dati relativi alle domande di integrazioni salariali Covid-19 spiegando che la maggior parte però (108.590) sono riferite a richieste ricevute a giugno. In base alle domande presentate invece entro il 31 maggio, sono 25.768 i lavoratori che ancora non ha mai preso almeno un pagamento. In totale quindi al momento sono in attesa di essere pagati 356.939 lavoratori. “La cig è stata pagata in gran parte (5,3 mln di prestazioni) dall’Inps e 4,7 milioni anticipata dalle aziende – ha spiegato il presidente Tridico. intervenendo a Mezz’ora in più su Rai3. – Che le aziende anticipino la cig è una regola. Sono soldi che rientreranno attraverso contributi che non devono pagare“.
In totale ammonta a 11 milioni la quota totale dei beneficiari delle diverse prestazioni per Covid per una spesa complessiva di 15 miliardi di euro. Il conteggio comprende tutti i diversi tipi di bonus erogati: dai 600 euro ai congedi parentali, dalla cassa integrazione al Reddito di emergenza. ”Il Governo ha deciso di coprire tutti quelli regolari – ha aggiunto Tridico. – ed è stato scoperto che conviene ai cittadini essere presenti negli archivi dell’Inps, e conosciuti dal fisco”. Il presidente ha ricordato anche la necessità di effettuare i controlli: ”Per quanto l’Istituto paga velocemente, ogni prestazione ha la firma di dirigente e porterebbe a danno erariale se non dovuto”.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ADNKRONOS
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