
Restano esigue le domande finanziate per il bando “Resto al sud”
Resto al Sud è l’innovativa ricetta di rilancio del Mezzogiorno bandita da Invitalia per aiutare i giovani di età compresa tra i 18 ed i 45 anni a non lasciare la propria terra d’origine, promuovendo ed incentivando la nascita e lo sviluppo di startup e nuove attività imprenditoriali o libero professionali.
L’incentivo, pensato per sostenere i giovani nella creazione di attività produttive e professionali in diversi settori, finanzia fino a 50.000 € per le ditte individuali e fino a 200.000 € per le società composte da quattro soci, che non siano legati da vincoli di parentela. Il contributo erogato si traduce in un duplice aiuto sia in conto capitale (c.d. fondo perduto) che in conto interessi.
Resta da chiedersi allora perché la misura non stia producendo i risultati sperati. Dal portale di Invitalia si evince che a fronte di 13.497 domande presentate solo 5.682 hanno avuto copertura finanziaria, un numero davvero troppo esiguo che lascia trapelare delle evidenti difficoltà.
Fra le principali si può certamente annoverare la non ammissibilità dei costi relativi a progettisti e professionisti economico-finanziari, fondamentali per individuare un plan aziendale che tenga conto dei costi/benefici dell’azienda stessa e dei competitor presenti sul territorio.
Come se ciò non bastasse, l’ente non si preoccupa nemmeno di offrire un supporto tecnico interno finalizzato ad aiutare la nascita di un’idea progettuale che abbia i requisiti adeguati all’erogazione del finanziamento. Tutto questo produce come effetto uno scoramento da parte dei giovani ad inviare le proprie proposte e dall’altra conferma l’impossibilità reale di accedere alla misura. Misura che ad oggi, di fatto, resta accessibile solo ai pochi che hanno una capacità economica iniziale tale da garantirsi sostegno all’avvio della startup o conoscenze dei mercati tali da assicurare la buona riuscita dell’idea progettuale. Resto al Sud allo stato attuale rischia di lasciare in cassa centinaia di milioni di euro deludendo in tal modo le speranze dei giovani appartenenti al sud Italia.
di: Giuseppe CALI’
Collaboratore esterno
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