
La partnership consentirà al quarto operatore mobile in Italia di utilizzare la rete in fibra ottica Ftth
L’accordo tra Iliad ed Open Fiber per lanciare la rete fissa è sempre più vicino. La società, guidata da Benedetto Levi, ha spiegato che la partnership consentirà al quarto operatore mobile in Italia di utilizzare la rete con cui Open Fiber sta cablando il Paese. Iliad, quindi, proporrà ai consumatori le offerte in fibra Ftth, cioè la fibra che arriva direttamente in casa o in ufficio.
I contatti tra le parti si erano intensificati nelle ultime tempi anche perché a quanto pare Iliad vuole accorciare i tempi del lancio, debuttando nel segmento del fisso il prima possibile e non aspettare il 2024, come previsto e annunciato dall’azienda con il progetto Odissea 2024.
“La domanda crescente di connettività degli ultimi mesi ci ha spinto ad accelerare i tempi per l’ingresso nel segmento del fisso e la partnership con Open Fiber costituisce il primo passo in questa direzione“, ha spiegato Levi che ha aggiunto: “Iliad ha portato trasparenza, semplicità e chiarezza nel mondo della telefonia costruendo un rapporto solido e di fiducia con i propri utenti. Sono valori che i nostri utenti ci chiedono di portare anche nel segmento della rete fissa“.
La partnership siglata con Iliad conferma l’efficace strategia commerciale di Open Fiber che a oggi ha accordi con più di 100 operatori, affermandosi sempre di più nel panorama nazionale e internazionale. “La collaborazione con iliad, che ha scelto Open Fiber per il suo ingresso nel mercato fisso, è un’ulteriore conferma della validità del modello neutrale di Open Fiber – ha spiegato Elisabetta Ripa, amministratore delegato di Open Fiber. – In meno di tre anni Open Fiber è diventata leader in Italia ed in Europa nelle reti in fibra di nuova generazione e l’infrastruttura di riferimento per tutti i principali player della digitalizzazione del nostro Paese. La nostra rete interamente in fibra ottica è l’unica in grado di abilitare con la migliore tecnologia disponibile lo sviluppo di servizi che portano benefici a cittadini e imprese, contribuendo a colmare il divario digitale che l’Italia ancora sconta rispetto alla media europea a causa di decenni di mancati investimenti nella rete fissa“.
di: Maria Lucia PANUCCI
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