
Irpef è la regina dei balzelli preferita dagli evasori con 38 miliardi non pagati allo Stato
Quasi 110 miliardi di euro. A tanto ammonta l’evasione fiscale italiana secondo i calcoli effettuati dal Centro studi Unimpresa che ha elaborato i dati del ministero dell’Economia. Nel periodo 2015-2017 il totale dell’evasione fiscale si è attestato in media a 107,3 miliardi: nel 2015 il dato si aggirava sui 106,6 miliardi, nel 2016 sui 107,02 miliardi e nel 2017 sui 108,4 miliardi.
La fetta maggiore del denaro sottratto alle casse erariali è legata alle tasse, pari a oltre 96 miliardi di euro, mentre mancano all’appello poco più di 11 miliardi di contributi previdenziali. L’Irpef è la regina dei balzelli preferita dagli evasori con quasi 38 miliardi di soldi sottratti al fisco, seguita a ruota dall’Iva, con oltre 36 miliardi.
In totale le aziende riescono a nascondere quasi 14 miliardi, sommando gli 8,6 miliardi di Ires (imposta reddito societario) e i 5,2 miliardi di Irap (imposta regionale sulle attività produttive). Il fisco inoltre non riesce a incassare cinque miliardi di Imu (imposta municipale sugli immobili) e 1,7 miliardi di accise sui prodotti energetici. «Se il Governo varasse una riforma fiscale rigorosa ma improntata all’equità, riuscirebbe anche a colmare il gap di gettito, in un triennio, perché per i contribuenti che oggi evadono sarebbe più conveniente onorare impegni e scadenze piuttosto che correre il rischio di accertamenti e di pesanti sanzioni», ha commentato il segretario generale di Unimpresa, Raffaele Lauro.
di: Maria Lucia PANUCCI
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