
Coinvolti i punti vendita in Italia, Regno Unito, Francia e Irlanda
La crisi economica causata dall’emergenza sanitaria da Coronavirus non ha risparmiato Gap, la catena di abbigliamento americana che nel secondo trimestre del 2020 ha registrato una perdita di oltre 60 milioni di dollari.
Fondata nel 1969 a San Francisco, l’azienda versava in cattive condizioni già prima del Covid-19: ma le chiusure forzate e i crolli delle vendite non hanno agevolato la situazione precaria. «Stiamo avviando una revisione strategica delle opzioni per la nostra attività in Europa – fanno sapere ora dal Gruppo – una delle opzioni è la possibile chiusura dei negozi Gap gestiti dalla società nel Regno Unito, Francia, Irlanda e Italia alla fine del secondo trimestre del 2021».
L’azienda fa sapere che verrà esaminata la possibilità di trasferire parti del business a terzi eventualmente interessati, mediante lo strumento della partnership in franchising.
Gap non è la prima grande catena a trovarsi a un passo dalla chiusura di molti store a causa del Covid: tra i brand più segnati dall’emergenza ci sono Rifle, H&M, Brooks Brothers e Levi’s.
di: Micaela FERRARO
FOTO: ASKANEWS
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