Il presidente Carlino: “Il Recovery è il motore del rilancio dell’economia. Vigileremo”
«Vanno colte le opportunità offerte dal nuovo Quadro finanziario pluriennale dell’Ue 2021-2027 che, integrato dal Next Generation Eu, costituisce il motore per rilanciare le economie dei Paesi membri». Lo ha detto il Presidente della Corte dei Conti, Guido Carlino, inaugurando l’anno giudiziario 2021 della Corte, sottolineando che “può esservi ripresa solo in presenza di trasparenza, legalità finanziaria e controlli che garantiscano la realizzazione dei programmi finanziati per cui la Corte continuerà a svolgere le proprie funzioni di referto, controllo e giurisdizione a garantire l’uso corretto e proficuo delle risorse pubbliche“.
E il Procuratore generale della Corte dei Conti, Angelo Canale, ha precisato che gran parte delle azioni saranno rivolte a combattere l’illegalità. «La fase della ripresa richiederà sforzi enormi e grande attenzione nell’impiego delle ingenti risorse del Next Generation Eu, non un euro dovrà essere sprecato, non un euro dovrà finire nelle tasche dei profittatori, dei disonesti, dei criminali – ha sottolineato. – Questo deve essere l’imperativo categorico per tutti, decisori politici, pubbliche amministrazioni, forze di polizia, magistrature».
All’evento ha partecipato anche il neo premier Mario Draghi che ha sottolineato come in questa fase il ruolo della Corte diventa ancora più cruciale. «Il Recovery and Resilience Facility riconosce al nostro Paese risorse imponenti con una chiara linea di indirizzo: investire sul futuro. Sta a chi governa fare le scelte strategiche, sta a chi amministra eseguirle in maniera efficace ed efficiente e a chi controlla verificare che le risorse siano impiegate correttamente. Governo, Parlamento, Amministrazione Pubblica, Corte dei Conti e tutte le Istituzioni del nostro Paese devono essere coprotagonisti di un percorso di rinascita economica e sociale», ha detto.
Secondo Draghi, inoltre, il controllo della Corte dei Conti deve essere intransigente ma anche rapido. «Ho ripetuto più volte la parola controllo perché – ha osservato – sono fermamente convinto dell’ufficio essenziale che la Corte svolge in tal senso nell’architettura della nostra cosa pubblica. Questo controllo deve essere efficiente e intransigente. Ma con la stessa fermezza considero fondamentale che tale controllo sia rapido perché le decisioni della Corte, quando intervengono lontane dagli atti sottoposti a controllo, pur se intransigenti, inevitabilmente perdono molta della loro efficacia. I tempi straordinari che viviamo lo richiedono».
Secondo il presidente del Consiglio bisogna agire anche sul versante del rafforzamento della qualità dell’azione amministrativa, a partire dalle competenze delle persone. «È un diritto innegabile dei cittadini e le imprese di ricevere servizi puntuali, efficienti e di qualità. È un dovere delle Pubbliche Amministrazioni attrezzarsi perché ciò avvenga – ha affermato il premier. – È necessario sempre trovare un punto di equilibrio tra fiducia e responsabilità: una ricerca non semplice, ma necessaria. Occorre, infatti, evitare gli effetti paralizzanti della fuga dalla firma, ma anche regimi di irresponsabilità a fronte degli illeciti più gravi per l’erario».
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ANSA/FABIO FRUSTACI
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